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Nuove antenne installate nel campanile della Pieve di Cartoceto

Nuove antenne telefoniche installate sulla torre companaria della Pieve di Cartoceto. Le critiche delle minoranza sulla gestione complessiva del cimitero comunale

antenna cimitero pieve cartocetoCARTOCETO – Con un post apparso sul gruppo facebook Amici di Cartoceto è stato immortalato il momento in cui vengono sono state installate nuove antenne telefoniche sulla torre campanaria della antica pieve nella cui area sorge il cimitero comunale.

“Questa mattina – si legge nel post (giovedì 24 novembre, ndr) – una ulteriore antenna sul campanile monumentale della Pieve. Va bene continuare così? Io dico di no! E’ una offesa al nostro patrimonio artistico e architettonico! Perché si fa finta di niente? E perché le autorità competenti si girano dall’altra parte (istituzioni locali e organi di tutela). Si faccia una struttura tecnologica dedicata come fan tutti!”.
Sull’argomento interviene Gianluca Longhi, capogruppo di minoranza di “Insieme per Cartoceto” ed intervendo sulla gestione complessiva della chiesa e del cimitero comunale.

“L’Amministrazione comunale – afferma Longhi – non si può ricordare della Pieve di Cartoceto solo per fare cassa, per poi dimenticarsene quando bisogna garantirne la cura ordinaria e straordinaria, come è costantemente sotto gli occhi di tutti: non bastano i ritocchi estetici in occasione delle festività.

Ribadiamo per l’ennesima volta che le politiche attuate per la fornitura di loculi continua a risultare insufficiente: occorre iniziare a programmare seriamente interventi di recupero della “parte vecchia” e/o di un suo ampliamento, se e ove possibile”.

Sulla questione antenne aggiunge Longhi: “È inaccettabile che la torre campanaria sia costantemente oggetto di lavori per l’installazione di antenne telefoniche: è una politica sbagliata che deve essere al più presto corretta, concordando con la cittadinanza e le ditte interessate l’installazione di una infrastruttura dedicata.
Noi crediamo che la Pieve debba essere seriamente recuperata nella sua interezza, dedicandole la giusta attenzione, che merita.
Per quanto riguarda la Chiesa, compresa la sua torre, reputiamo che, considerata la bellezza delle opere d’arte al suo interno e dell’organo recentemente restaurato, debba diventare un’attrazione culturale e turistica da restituire ai nostri concittadini e ai possibili turisti, oltre alla sua natura di luogo di culto; come dimostrato quest’estate in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, l’organo può diventare anche un’attrazione per il turismo musicale.
Fino ad ora l’Amministrazione non si è adoperata a ciò: speriamo – conclude Longhi – che l’avvicinamento delle prossime amministrative faccia cambiare loro l’impostazione delle politiche dedicate alla nostra amata Pieve”.
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