Il Metauro
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“No alla richiesta dei sindaci di avere poteri speciali”

“Non servono cementificazioni e distruzioni del paesaggio e dei beni culturali, serve capacità di governo per una economia che rispetti l’ambiente ad iniziare dagli 8.000 comuni italiani”

poteri speciali ai sindaci
L’Hotel House di Porto Recanati, uno scempio architettonico e sociale sulla costa marchigiana

ANCONA – L’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste Marchigiane esprime la propria contrarietà alla richiesta avanzata da circa 200 sindaci di ricevere poteri speciali, nel 2020, andando in deroga al Codice degli Appalti e alle Sovrintendenze.

Questo dovrebbe servire a velocizzare al massimo le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri, come se il codice degli appalti o gli interventi delle soprintendenze fossero ostacoli all’interesse pubblico.

Siamo senz’altro d’accordo nel dare impulso alle opere pubbliche da sempre richieste dai cittadini – affermano le associazioni ambientaliste marchigiane – a partire dal dissesto idrogeologico, dalla cura del territorio, dal corretto recupero dei centri storici, dal decoro urbano, dal potenziamento dei servizi pubblici, dalla riparazione della rete acquedottistica, dalla realizzazione di impianti di trattamento e riciclaggio di rifiuti e, non ultimo, dai danni del terremoto del 2016 nell’Italia Centrale.

Per raggiungere questi obiettivi – continua la nota – bisogna essere amministratori competenti e rispettosi delle regole che il parlamento si è dato.

Perché scavalcare il Codice degli Appalti che serve ad evitare le infiltrazioni mafiose e della n’drangheta, le truffe e le corruzioni a scapito dei cittadini?

Perché volere la eliminazione di fatto dell’art. 9 che è tra i principi fondamentali della nostra Costituzione, quello che dice che la Repubblica tutela il paesaggio ed i beni culturali della Nazione?

Non è questa la risposta da dare alla sfida dei tempi che richiede una piena coscienza dei cambiamenti climatici oltre ché una migliore organizzazione del sistema sanitario a livello nazionale ed internazionale.

Su questi temi flebile è stata la voce e la capacità di avere una visione del futuro da parte degli amministratori pubblici locali.

Non servono cementificazioni e distruzioni del paesaggio e dei beni culturali, serve capacità di governo per uno sviluppo dell’economia circolare rispettosa del Pianeta, ad ogni livello, ad iniziare dagli 8.000 comuni italiani”.

La Alleanza della Associazioni Ambientaliste Marchigiane di: Forum Paesaggio, Gruppo intervento Giuridico (GRIG), Italia Nostra, Lega Anti Caccia, Legambiente, Lupus in Fabula, Federazione Pro Natura, WWF Italia.

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