Il Metauro
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No a tutte le guerre, manifestazione per la Pace

Sabato 24 febbraio Giornata nazionale per il cessate il fuoco in Ucraina e Palestina. Iniziativa anche a Fano

marcia pace perugia assisiFANO – Sabato 24 febbraio in tutta Italia manifestazione per chiedere la pace, per condannare tutte le guerre, per il cessate il fuoco ora, per fermare la guerra in Ucraina, per fermare la strage e la pulizia etnica  di Gaza, per la fine dell’occupazione e violenza in Cisgiordania da Parte del governo di Israele, per il disarmo.

Anche a Fano si terrà una manifestazione con ritrovo alle ore 10 in corso Matteotti zona Pino Bar promossa da una rete di associazioni

manifestazione pace“Il potere di aprire e far cessare le ostilità è esclusivamente nelle mani di coloro che non si battono. La libera decisione di mettere la propria vita in gioco è l’anima stessa dell’onore, ma l’onore non c’entra quando gli uni decidono senza rischi e gli altri muoiono in nome dell’obbedienza. E se la guerra non può rappresentare per nessuno la tutela dell’onore, bisogna anche trarre la conclusione che nessuna pace è vergognosa, quali che ne siano le condizioni.”

Noi donne in nero,  Donne in cammino per la pace insieme a tante associazioni vogliamo riaffermare a gran voce la parola Pace. La guerra non è mai giustificata è sempre perduta per le sue conseguenze, sia durante che dopo.

La pace va cercata a qualsiasi costo, le donne che hanno nutrito il mondo non possono accettare che si continuino ad affamare ,violentare uccidere i propri figli.

Come mai i padri e fratelli riescono a vivere questo stato di distruzione e di morte?

E’ ora di trovare le soluzioni per uscire da questo scenario da terza guerra mondiale .

Ci troviamo in una situazione orribile, va data voce ai sentimenti di angoscia e di paura della gente che grida l’ingiustizia dei massacri. Non c’è nulla di irrisolvibile se c’è la volontà di risolvere i problemi.

Tutti insieme dobbiamo dare valore alla vita cosi come ci dicono le donne pacifiste palestinesi arabe ed ebree che hanno marciato insieme per la pace a Gerusalemme il 4 ottobre con le parole “Ogni madre ebrea e araba da alla luce i suoi figli per vederli crescere e fiorire e non per seppellirli”.

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