Movimento Autonomia Romagna: “A Montecopiolo e Sassolfetrio soffre la democrazia”
La questione non ancora risolta del distacco dei due comuni in Provincia di Pesaro verso la Romagna.
MONTECOPIOLO – Le dichiarazioni del neo presidente della regione Marche Acquaroli che si è detto contrario al passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio alla Romagna, hanno subito sollevato l’indignazione dei comitati che da anni si battono per la causa. Tra questi c’è la nota del Movimento Autonomia Romagna.
“Montecopiolo e Sassofeltrio: anche il neopresidente delle Marche Acquaroli, autore della svolta a destra nella guida politica della regione, ha dichiarato alla stampa che si impegnerà a non rispettare i referendum, ricevendo subito i complimenti del PD marchigiano.
I giorni 24 e 25 giugno 2007 si tenne il referendum per il passaggio di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche alla regione Emilia – Romagna. L’esito fu chiaro: i cittadini dei due comuni chiesero di tornare a casa, in Romagna. Per motivi culturali, storici, geografici, logistici. In una parola: per buon senso.
Ora, a distanza di 13 anni, tale passaggio non si è ancora concretizzato. Ostruzionismo ottuso per non dire becero, feroce, da parte di influenti esponenti del PD marchigiano ieri, e del centrodestra marchigiano oggi. E chi dovrebbe, in teoria, favorire tale passaggio (ci riferiamo alla parte romagnola) concretamente non incide.
Una cattiva politica ha prevalso fino ad oggi: una politica che se ne infischia di un referendum costituzionale svoltosi seguendo alla lettera il 2° comma dell’articolo 132 della tanto (e giustamente) decantata e amata Costituzione italiana.
È una vergogna, e lo è per l’Italia intera. Occorre chiedere scusa ai cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio per le pene che hanno patito negli ultimi 13 anni.
Presidente Acquaroli e sottosegretario Morani, il Movimento Autonomia Romagna A.R. comprende bene che alle Marche non faccia piacere perdere un pezzo meraviglioso di territorio deluso dalla pessima amministrazione, ma mettetevi finalmente il cuore in pace: accettate gli esiti dei referendum democratici e approfondite la storia, la geografia, la cultura di questi comuni, così capirete che Montecopiolo e Sassofeltrio non sono mai state marchigiane.
Il M.A.R. rimarrà come sempre al fianco dei propri fratelli romagnoli, ma soprattutto – amareggiati dalle vergogne istituzionali, non per questo meno combattivi – dalla parte della democrazia”.