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Manutenzione caldaie. Biancani “Famiglie a rischio sanzioni, la Regione intervenga”

Il covid ha ridardato i controlli. Da gennaio molte famiglie a rischio sanzioni da 500 a 3000 euro.

manutenzione caldaiaANCONA – “Molte famiglie non hanno potuto eseguire la manutenzione degli impianti termici a causa del covid e ora rischiano pesanti sanzioni, visto che dal 1 gennaio 2022 partiranno gli accertamenti. Solo nel Comune di Pesaro parliamo di circa 6000 impianti ancora da verificare”.

E’ quanto afferma in una nota Andea Biancani, consigliere regionale del Partito Democratico che aggiunge: “Con il covid, per molto tempo, i manutentori non sono potuti entrare nelle abitazioni e anche dopo la zona rossa, per timore dei contagi, molte famiglie non hanno fatto entrare i tecnici in casa.

Inoltre, a volte, è stata la ditta stessa, a causa delle quarantene del personale, ad essere in difficoltà nell’eseguire la manutenzione. A questi problemi, in alcuni, casi si è aggiunta la grave situazione economica di alcune famiglie, con redditi ridotti a causa del covid.

Oltre al rallentamento degli interventi, la scarsità di personale delle ditte, ha spesso rallentato anche l’invio, da parte loro, entro i termini previsti, della documentazione al registro regionale, per cui alcuni impianti effettivamente manutenuti potrebbero ancora non risultare tali del catasto regionale degli impianti.

Alla luce di queste problematiche famiglie e imprese di manutenzione, su cui queste possono rivalersi, rischiano multe da 500 a 3000 euro ed è quindi necessaria una proroga delle scadenza per dare a tutti il tempo di mettersi in regola.

Le associazioni di categoria di manutentori e installatori – continua Biancani – nonchè varie autorità competenti per il controllo e le ispezioni sugli impianti, già dalla scorsa primavera avevano tempestivamente segnalato il problema alla Regione. Ultimamente, mi sono arrivate diverse segnalazioni da imprese e dalle famiglie stesse sul fatto che non siano state date ancora risposte concrete.

Ritengo necessario che la Regione si attivi per istituire delle proroghe per chi non ha potuto eseguire gli interventi a causa del covid. L’importante è che siano di una durata sufficiente a garantire a tutti di mettersi in regola con una certa tranquillità, altrimenti si creerebbe solo un ulteriore intasamento per le ditte di manutenzione che, oltre alle verifiche degli impianti che vanno in scadenza nei prossimi mesi, si troverebbero a dover intervenire con tempi strettissimi su tutti gli impianti oggetto della proroga.

A mio avviso, considerato che fino al 31/12 siamo ufficialmente ancora in stato di emergenza, le soluzioni migliori potrebbero essere due: o si proroga ogni scadenza del 2021 di un anno, mandandola allo stesso giorno e mese del 2022, oppure si stabilisce un periodo di diversi mesi, a partire dal 31 dicembre, valido per tutti gli impianti la cui manutenzione andava eseguita nel 2021.

La cosa importante è comunque la velocità. La Regione deve approvare entro l’anno la proroga per non lasciare famiglie e imprese nell’incertezza di trovarsi esposti al rischio di sanzioni da migliaia di euro, solo perché sono stati prudenti o in difficoltà durante la pandemia. Le sanzioni sarebbero un ulteriore batosta per le famiglie che già dovranno affrontare i rincari delle bollette”.

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