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Luca Barbarossa sindaco del Paese dei Balocchi

Il cantautore romano ha richiamato l'urgenza di dare dare speranza alle giovani generazioni a cui è stato sottratto il futuro. Il racconto del servizio militare ad Ascoli Piceno

luca barbarossa al paese dei balocchiFANO – Giovedì 18 agosto al Paese dei Balocchi, la tradizionale manifestazione dedicata ai più piccoli, giunta alla sua diciottesima edizione, tra laboratori e spettacoli di strada, è avvenuta l’investitura di Luca Barbarossa a sindaco del paese.

Eleonora Fiorani ha aperto la serata con una canzone chiedendo “scusa” ai bambini per il tempo che gli abbiamo tolto in questi anni.

A seguire il Sindaco di Fano Massimo Seri nel suo saluto ha ricordato come il tempo è qualcosa che vorremmo fermare, è il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.

Presente anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini che ha ricordato le parole di Gino Girolomoni, pioniere del biologico, “noi dobbiamo tornare ad essere bambini – ha detto al numeroso pubblico – pensando e ragionando come loro nella purezza”.

Infine Luca Serfilippi, consigliere regionale, ha portato il saluto della Regione Marche che ha raddoppiato quest’anno il suo contributo all’iniziativa, e ha ringraziato i tanti volontari (oltre 150) impegnati in questo evento.

A consegnare la fascia tricolore a Luca Barbarossa, il sindaco uscente Bungaro, musicista e autore.

“Noi abbiamo fatto i danni e dobbiamo porci al riparo – ha detto Barbarossa parlando del tempo che stiamo vivendo – qui è in gioco il futuro del pianeta il nostro futuro… io ho dei figli, dei bambini di cui oggi qui celebriamo la creatività, dobbiamo dargli fiducia, gli abbiamo sottratto il futuro”.

Noi ci siamo nutriti dei grandi cantautori da Dalla a Bennato, affrontavamo la vita come un esperienza tattile, ci fidavamo degli altri, facevamo esperienze… il mondo è tutto organizzato in altro modo, un mondo impazzito.

L’ESPERIENZA DEL MILITARE AD ASCOLI

Ho fatto il militare ad Ascoli – ha raccontato Barbarossa – il 2 agosto 1980 ero sul treno per venire ad Ascoli, mi hanno riformato e sono andato a Castrocaro, a febbraio poi a San Remo… Se avessi fatto il militare non avrei fatto tutto questo.

Barbarossa ha voluto anche ricordare quanto sta accadendo in Ucraina e ha condannato ogni forma di guerra, sottolineando come l’informazione ci porta a conoscenza solo di una piccola parte di quanto accade nel mondo.

Nel ricevere la fascia tricolore dal collega Bungaro, Barbarossa ha auspicato la nascita di un assessorato, anzi di un ministero con portafoglio alla creatività per aiutare e sostenere i giovani artisti nel loro percorso di vita.

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