URBINO – “Questa mattina si è tenuto davanti l’Ospedale di Urbino il presidio promosso dal Nidil Cgil di Pesaro Urbino insieme ai lavoratori e le lavoratrici in somministrazione presso Asur Area
Vasta 1.
E’ stato un momento fortemente sentito – afferma Valentina D’Addario delal CGIL Pesaro Urbino – non solo perché da anni i lavoratori vivono questa condizione di precarietà, ma ancor di più in questa fase nella quale la Regione Marche intende “mettere a terra” la riforma della sanità marchigiana, già dal prossimo gennaio.
L’incertezza che vivono questi lavoratori è divenuta insostenibile, così come le mancanze di
risposte sul proprio futuro e sul proprio lavoro.
Siamo soddisfatti della mattinata – continua la nota dei sindacati – perché abbiamo dimostrato all’Assessore Saltamartini che i somministrati in Regione non sono solo 7, qui nella provincia come più volte denunciato, sono almeno 39 e da questo presidio chiediamo a gran voce che la Regione si faccia carico delle risorse mancanti per erogare loro la premialità covid e si impegni ad individuare percorsi di internalizzazione di queste figure professionali di concerto con la Direzione di Asur Marche e di Area Vasta 1.
Avevamo annunciato un autunno di mobilitazione e dopo diverse lettere, comunicati ora non
potranno più considerare questi lavoratori invisibili.
Il tempo è poco e le risposte sono urgenti. Attendiamo una proficua interlocuzione con i
soggetti interessati ASUR, AREA VASTA 1 e le REGIONE MARCHE e continueremo a
lottare mettendo in campo tutte le azioni necessarie per tutela dei lavoratori e delle lavoratrici
in somministrazione in sanità, fino allo sciopero.
Ricordiamo, ancora una volta, che non esistono ”eroi” o lavoratori di serie B”.