La sede della Provincia è un edificio da salvare
L’appello dell’Ordine degli Architetti di Pesaro e Urbino contro l’abbattimento dell’edificio sede della Provincia e dichiarato inagibile.
PESARO – L’ipotesi ventilata del possibile abbattimento dell’edificio sede (risalente agli anni ‘60) di via Gramsci, attuale sede della provincia di Pesaro, ha sorpreso ed allarmato l’Ordine degli Architetti di Pesaro e Urbino.
“L’edificio – si legge nella nota – è stato progettato dall’architetto Filiberto Sbardella (professionista ed artista di chiara fama nell’ambiente romano) e dall’ingegnere pesarese Leopardo Cioppi, riveste un ruolo importante tra le architettura degli anni sessanta nella città di Pesaro.
Di certo risultano peculiari le sue caratteristiche tipologiche e formali facendolo risaltare nel panorama degli edifici pubblici urbani. Un confronto che salta agli occhi è quello con il palazzo coevo della RAI di viale Mazzini a Roma, opera dell’architetto Francesco Berarducci.
Si può notare la stessa cura per il basamento (staccato con elementi di appoggio in acciaio dalla struttura superiore), la soluzione di facciata in vetro continuo e il ricorso alle finestre a nastro.
Notevole lo studio planimetrico con la caratteristica forma ad ics. Interessante anche l’uso dei materiali come nel caso dei mattoni a vista che rivestono la base cilindrica che sembra rimandare ai torrioni della vicina Rocca Costanza.
All’interno la sistemazione della sala del consiglio Provinciale, su progetto dell’architetto pesarese Celio Francioni, contribuisce a rendere pregevole l’edificio nella sua interezza.
La nostra opinione – conclude la nota – è che un’architettura di qualità merita ogni tentativo di conservazione anche attraverso un innovativo e magistrale intervento di messa in sicurezza per salvare uno dei migliori esempi della storia architettonica della nostra città”.