URBINO – La scomparsa a 86 anni di Mario Logli, l’artista noto per le sue immagini della città di Urbino vista come luogo salvifico, ora al riparo delle sue mura minacciate dagli Invasori, ora librata in volo nel cielo terso, ha rattristato l’Università Carlo Bo che lo aveva celebrato attribuendogli il 17 settembre 2016 il Sigillo di Ateneo.
Per il rettore Vilberto Stocchi “Mario Logli era innanzitutto un amico della nostra università e un testimonial internazionale dell’intera città.
Sono particolarmente contento di avere conferito quattro anni fa il Siglllo a un artista che nelle sue opere ha spesso rappresentato un particolare periodo, quello dell’Umanesimo Scientifico, che dopo il Rinascimento pose Urbino all’attenzione del mondo come luogo di studio e di innovazione, nel quale il progresso tecnologico e scientifico era concepito come patrimonio universale, a disposizione di tutti e non di una ristretta cerchia di eletti.
Un messaggio quanto mai attuale e che considero la miglior prerogativa del nostro Ateneo, tanto che ai nostri ospiti più importanti” ha ricordato il Rettore “facciamo dono di un’opera di Mario Logli che fa sintesi del nostro essere”.