FANO – “Per valutare se un Comune è attento alle esigenze di chi si muove a piedi o in bici non bastano le piste ciclabili ci vuole molto altro: isole pedonali, ztl, limiti di velocità, contenimento del traffico, incentivi al cicloturismo, aree verdi, efficiente trasporto pubblico, ecc., cioè provvedimenti che rendono gli spazi urbani più sicuri, vivibili e attraenti” è quanto afferma Enrico Tosi, coordinatore FIAB MARCHE che aggiunge: “A documentarlo ora provvedono decine di parametri oggettivi e misurabili elaborati da FIAB e sottoscritti tra gli altri da Istituto Nazionale Urbanistica, Università Sapienza di Roma, ANCI e Federazione europea dei ciclisti, nell’ambito di un contest, “Comuni ciclabili”, alla cui seconda edizione appena conclusa hanno partecipato anche sei città marchigiane: Pesaro, che ha confermato il massimo della valutazione (5 “bike smails”), Fano (4), Corinaldo e Grottammare (3), Mondolfo e Urbania (2). Sono soprattutto queste due ultime città che vanno apprezzate perché, consapevoli di partire dal basso, si sono sostanzialmente impegnate a fare in futuro molto di più. E se non si hanno le carte in regola, meglio non farsi valutare!
Questo riconoscimento della FIAB, la “Bandiera gialla”, ha anche il pregio di far emergere tante buone pratiche da imitare, spesso relativamente semplici o a basso costo, come tra le altre il coinvolgimento dei Comuni limitrofi o il limite dei 30 km/h esteso a tutto il centro urbano.
È prevedibile – continua Tosi – quindi che alla terza edizione parteciperanno molti altri Comuni perché è sempre più avvertita l’esigenza di incentivare la mobilità sostenibile, cioè collettiva e ciclopedonale, in alternativa a quella che ha stravolto e reso invivibili le nostre città. Ed altre realtà saliranno meritatamente alla ribalta nazionale, come ad esempio Arborea in Sardegna e l’isola di Favignana in Sicilia che, insieme ad altri 8 Comuni del centro-nord Italia, hanno ottenuto quest’anno il massimo punteggio che attesta un’alta qualità urbana e accresce l’attrattività turistica. L’ennesima dimostrazione che pedalare fa bene non solo all’ambiente e alla salute ma anche all’economia, visto che un recentissimo studio ha calcolato in 6 milioni le persone che nel 2018 in Italia hanno usato la bici per le loro vacanze, per un valore complessivo di ben 7,6 miliardi di euro, cioè l’8,4% dell’intero movimento turistico”.