FANO – Alle dimissioni del Vescovo di Fano Mons. Trasarti per raggiunti limiti di età fa seguito la lettera di ringraziamento del sindaco di Fano Massimo Seri per l’operato svolto.
“I momenti di congedo non sono mai emotivamente semplici. Si tende a guardare al passato, a fare bilanci. Per ogni capitolo di vita che si chiude, un altro se ne apre; la fede aiuta a vivere ognuno di essi con matura serenità.
In questi 16 anni di prezioso servizio tante sono state le Sue preghiere, gli ammonimenti, gli insegnamenti e le azioni per la nostra comunità.
Da Buon Pastore, ha compreso che il gregge ha bisogno di guida e protezione, di visione per il futuro e di concreto supporto nel quotidiano; perché l’esistenza è fatta anche di dolore e miseria.
Tante le omelie che ricordo, recitate dalla Sua Cattedra, all’interno del nostro bel Duomo di Fano o in contesti diversi. Omelie spesso pungenti, perché colpivano nel profondo, bucavano la superficie, ponevano domande.
Da quella Cattedra l’Eccellenza Vostra ha compiuto una missione impegnativa; insegnare e stimolare riflessioni, anche nei momenti umanamente difficili, in cui il corpo sofferente avrebbe voluto essere altrove.
Lo ha fatto con semplicità e chiarezza; unendo sensibilità e giustizia, non trascurando nessuno, con il mite coraggio di dire anche cose scomode; perché, come spesso ci ha richiamato, l’apostolo è servo della tradizione e dunque è testimone e custode della Verità.
Essere guida di una comunità può essere sicuramente gratificante ma anche estremamente impegnativo, fisicamente e mentalmente faticoso. Posso affermarlo con convinzione, dal momento che anche il mio ruolo, sebbene sia civile e non religioso, è per molti aspetti simile al Suo.
Eppure non ha mai perso entusiasmo, voglia di impegnarsi, anche civilmente, al fianco delle persone, credenti o meno, contro le avversità della Vita e per la promozione del bene comune; ci ha sempre ricordato che vita e bene comune sono un binomio irrinunciabile; che la persona umana non può essere trascurata, svilita, indebolita, plagiata, mortificata.
Per questo avverto un sentimento di vicinanza.
L’impegno per la promozione della dignità umana è la cifra del nostro incontro e del nostro dialogo istituzionale ed umano; da questo scambio continuerò a prendere spunto per proseguire il mio mandato, giunto a poco più di un anno dalla conclusione.
“Quando si è in un sentiero di montagna e si cammina in fila indiana, chi guida la colonna deve tenere il passo dell’ultimo…”; come l’Eccellenza Vostra ci ha insegnato essere una vera guida significa aver cura degli ultimi; che il potere, se non praticato per il suo retto fine, è inganno, ingiustizia e morte spirituale.
Caro Don Armando, hai voluto essere il parroco della nostra diocesi; perché solo chi ha i piedi ben piantati a terrà può scorgersi oltre con lo sguardo.
Esprimo il più sincero e caloroso ringraziamento per tutto quanto testimoniato nella nostra Città di Fano; a nome di tutta la comunità che mi onoro di rappresentare auspico che Ella voglia continuare a dedicarci ogni preghiera ed ogni pensiero come un innamorato Padre Spirituale.
Con stima, gratitudine ed affetto.
“Diligite iustitiam qui iudicatis terram“.
Massimo Seri