URBINO – Si è svolta questa mattina nell’Aula Magna del Rettorato, a dieci anni dalla scomparsa, la giornata in ricordo di Andrea Tontini, ricercatore dell’Università di Urbino di quello che oggi è il Dipartimento di Scienze Biomolecolari diretto dal professor Marco Rocchi che ne fu amico e collega.
“Da scienziati, ci legava la comune passione per la letteratura e per la poesia” ha ricordato Rocchi. “Andrea, persona di raffinata sensibilità, amava non a caso ricordare la figura di Primo Levi, chimico e sobrio poeta oltre che celebre scrittore”.
La poesia era infatti l’altra passione di Tontini, che oggi ha trovato forma nel volume “Tra gli inorganici e il muro. Poesie e altri scritti” (Raffaelli, Rimini 2022) curato da Andrea Duranti, Salvatore Ritrovato e Brian Zuccala e che è stato presentato al pubblico per l’occasione.
“Il sapiente timido e necessario” come lo definisce Davide Rondoni nella toccante e acuta prefazione, rivive attraverso i suoi scritti nella sua “delicatezza luminosa, che al lettore resterà come una boccata d’aria”.
Dopo le testimonianze di amici e colleghi che sono intervenuti al microfono, la mattinata si è conclusa con una messa in ricordo del docente di Uniurb presso la Chiesa di San Domenico.