Il Monumento alla Resistenza di Pesaro non si sposta, la delusione di Ricci
PESARO – «Niente spostamento per il monumento alla Resistenza». Lo rende noto Matteo Ricci, con un lungo post su facebook. Per il sindaco, «si ferma qua una scelta di buon senso. Un vero peccato».
Ecco i motivi: «Stamattina in Comune abbiamo ricevuto un messaggio della Soprintendenza. E ho capito tutto. Un monumento nascosto e dimenticato dai più, ora è diventato improvvisamente importantissimo e per essere spostato necessiterà di pareri su pareri».
Il sindaco evidenzia che «è accaduto quello che altre volte abbiamo visto (riferimento alla spiaggia per i cani, ndr)». Ovvero: «Chi non è d’accordo, anche se è largamente minoranza , si rivolge alla Soprintendenza o ad altri enti per cercare di bloccare una decisione. O quantomeno rimandarla e complicarla».
Quindi: «Noi ci fermiamo qua», informa Ricci. «Non è possibile trasformare una scelta di buon senso, tesa a valorizzare la Resistenza, in uno scontro politico e burocratico senza senso. I nostri partigiani e la città non lo meritano». Il sindaco manifesta rammarico per una serie di punti. Il primo: «La collocazione del monumento è vergognosa. Parliamo del posto più rumoroso e meno utilizzabile della città. Non a caso il monumento era nato prima del cavalcaferrovia. E altri sindaci, prima di me, avevano provato a spostarlo. Mai nessuno ci ha organizzato nulla, tranne la festa della Liberazione. E mai nessuno lo ha visitato». Per questo Ricci proporrà all’Anpi di realizzare, in aggiunta, «una nuova stele che ricordi degnamente, in un posto visibile e frequentato, i nostri partigiani».
Ancora: «Contro il degrado della zona continueremo a lavorare su illuminazione e telecamere. Ma la competenza è delle forze dell’ordine e chiederemo al prefetto di impegnare ancora di più polizia e carabinieri. Detto per inciso, il comparto sicurezza oggi è guidato dal ministro Salvini». Terzo elemento: «Non verrà realizzato un parcheggio che in quell’area avrebbe dato tante risposte. Vista la carenza in quella parte di città».
In conclusione: «La città perde una grande opportunità per valorizzare la Liberazione e l’antifascismo e per migliorare una zona centrale. Saranno invece contenti tutti quelli che auspicano la permanenza in quel punto del degrado. Magari per farci la propaganda sopra. Persone che non si sono mai viste alla ricorrenza del 25 aprile».
Infine: «Saranno anche contenti coloro che vogliono talmente bene a quel posto da preferirlo così. Invito loro a rivitalizzarlo, se ci riescono, con iniziative ambientali, culturali e cineforum. Noi continueremo a riqualificare tutta l’area della stazione e di via dell’Acquedotto. Tranne il monumento che rimarrà nascosto, sconosciuto e non frequentato. Nonostante luce e telecamere. Peccato davvero», chiude il sindaco.