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Il Comitato contro la Centrale di Carrara: “Adesso basta!”

Il comitato denuncia una pratica scorretta che starebbe portando avanti una agenzia immobiliare. Viene proposto l'acquisto di terreni agricoli da destinare a batterie di stoccaggio di energia elettrica

carrara di fanoFANO – Il Comitato “UNITI CONTRO LA CENTRALE DI CARRARA” si trova nuovamente a fronteggiare una minaccia imminente per il nostro territorio.

“Recentemente – si legge nella nota – siamo venuti a conoscenza delle pratiche discutibili messe in atto dall’agenzia immobiliare “Immobilaziende di Senigallia”, che sta promuovendo sui social l’acquisto di terreni agricoli nelle nostre campagne per la realizzazione di batterie di stoccaggio di energia elettrica.

Ci preoccupa profondamente il modus operandi dell’agenzia, che propone offerte di acquisto pari a 2 o 3 volte superiori al valore commerciale delle aree, esercitando un’inequivocabile pressione sui proprietari terrieri della zona.

È intollerabile che si cerchi di sfruttare la buona fede degli abitanti e la vulnerabilità economica di alcuni per fini speculativi che minacciano il nostro ambiente e il nostro modo di vita.

Vogliamo sottolineare – continua la nota del comitato – che la zona interessata da queste pratiche non è affatto una zona industriale, bensì un territorio agricolo che ha una storia radicata nel tessuto stesso della nostra comunità.

Con circa 12.000 abitanti tra Cuccurano e Lucrezia, è evidente che questa area non è adatta ad ospitare infrastrutture industriali o progetti di produzione che possano arrecare un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita dei residenti.

Ricordiamo inoltre che il nostro territorio è già alle prese con la presenza di centrali elettriche, e ciò che ci preoccupa ancor di più è l’imminente costruzione di una centrale di grande impatto ambientale, come la “Adriatik Link”, per la quale attendiamo da tempo proposte mitigative e compensative adeguate.

Ci indigna profondamente il fatto che l’agenzia immobiliare stia battendo casa per casa nelle nostre campagne, chiedendo di vendere terreni agricoli per istallare una mega centrale che sarebbe rumorosa, impattante visivamente e inquinante. Ciò rappresenta una minaccia diretta alla nostra comunità, alla nostra salute e al nostro futuro.

È anche importante evidenziare che questa non è la prima volta che il nostro territorio è stato minacciato da progetti simili. Abbiamo precedentemente denunciato e combattuto proposte simili da parte della società inglese Tep e altri progetti di campi agrivoltaici che sono stati bloccati grazie all’attenzione e alla collaborazione dei cittadini e dei residenti che sono sensibili alla qualità della vita del nostro territorio.

Adesso basta, chiediamo alla amministrazione Comunale di tutelare le nostre aeree con una modifica al PRG del Comune di Fano che vincolino le suddette aeree.

Il Comitato “UNITI CONTRO LA CENTRALE DI CARRARA” – termina la nota – si impegna a combattere con ogni mezzo legale e pacifico a sua disposizione per proteggere il nostro territorio e le nostre famiglie da tali minacce. Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi in questa lotta per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita delle generazioni presenti e future”.

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