BLOIS (FRANCIA) – Urbino ha ripreso i contatti con la città francese di Blois e ha iniziato un percorso verso la formalizzazione di un gemellaggio. Venerdì scorso, nel municipio del centro della Loira, il sindaco Maurizio Gambini e il collega Marc Gricourt, alla presenza della console italiana Emilia Gatto, hanno siglato un protocollo d’intesa che stabilisce la cornice entro cui si potranno svolgere una serie di attività da programmare per il futuro prossimo, a partire dal 2020, anno delle celebrazione raffaellesche.
Presente anche l’assessore al Turismo e Centro storico patrimonio mondiale, Andrea De Crescentini. Urbino aveva già stabilito relazioni di amicizia con Blois agli inizi degli anni Duemila e oggi l’Amministrazione Comunale di Urbino, su impulso di quella di Blois, ha scelto di riprendere quel dialogo rimasto in sospeso, in occasione della 22esima edizione del Festival “Incontri con la Storia”, interamente dedicata al Rinascimento con l’Italia in primo piano.
La delegazione italiana ha avuto un posto d’onore alla cerimonia di apertura della manifestazione alla quale sono intervenuti anche l’ambasciatrice italiana in Francia, Teresa Castaldo, e il ministro dell’Istruzione francese, Jean-Michel Blanquer.
«Abbiamo potuto allacciare rapporti importanti per promuovere la nostra città all’estero. Ho avuto il privilegio – spiega il sindaco Gambini – di incontrare e confrontarmi con l’ambasciatrice e la console italiane in Francia insieme ad alcuni funzionari del nostro Ministero degli Affari Esteri; sono stato accolto dal Prefetto di Blois per un pranzo ufficiale con il Ministero dell’Istruzione francese; ho potuto dialogare con i rappresentati delle istituzioni locali di Blois, primo tra tutti il Sindaco che ha mostrato un grande interesse nel costruire un rapporto duraturo che possa, nel tempo, portare a scambi culturali, economici, turistici e formativi in grado di coinvolgere le nostre popolazioni.
Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato è solo l’inizio di un percorso che coinvolge le nostre città, ma che vuole sancire anche l’amicizia tra i nostri due Paesi contribuendo a formare l’identità europea di cui tutti dobbiamo sentirci parte. Questo avviene in un momento molto significativo per Urbino, in vista del 2020, anno di Raffaello, un’occasione unica che concorrerà a far conoscere il nome della nostra città in tutto il mondo».
Oggi Blois conta circa 50mila abitanti, ha una economia basata su industria, turismo e università con la sede distaccata di Tours ed è molto attiva in ambito culturale.
L’impressione dell’assessore De Crescentini: «Sono rimasto entusiasta della bellezza di Blois e di questo rapporto di amicizia con questa città della Loira, conosciuta in occasione del Festival della Storia, dedicato, in questa edizione, all’Italia. Si è tratta di un’occasione di scambio notevole in chiave culturale e turistica, soprattutto nell’anno di Raffaello, pensando più in grande al rapporto tra Italia e Francia, un paese che adora il made in Italy, col supporto dell’Ambasciata e del Consolato a Parigi».
Blois con il suo castello fa parte del sito Unesco “multiplo” dei castelli della Loira, che ogni anno registra milioni di visitatori. Blois ha forti legami con la storia del Rinascimento, anche grazie al ruolo che ebbe Caterina de Medici, Regina consorte di Francia (moglie di Enrico II) dal 1547 al 1559, e reggente dal 1560 al 1563.