CARTOCETO – E’ salita alle cronache la vicenda di Filippo Sanchi e Hector Pautasso, titolari di una azienda agricola a Ripalta di Cartoceto che, in occasione del mercato contadino che si tiene nel paese, avrebbero espresso al sindaco Enrico Rossi (Lega), di passaggio in quel momento nella piazza, il loro desiderio di unirsi civilmente.
A questa dichiarazione sarebbe seguita una risposta abbastanza “tecnica” del sindaco per cui “ne avrebbero dovuto riparlare insieme perché ci sarebbero dei cambiamenti normativi in corso”.
Sulla stampa locale è uscita anche la replica del sindaco leghista Enrico Rossi che ha escluso il suo no all’unione civile ma che avrebbe fatto delle verifiche per capire meglio la normativa. Si tratterebbe della prima unione di persone dello stesso sesso nel comune di Cartoceto.
A questo proposito riceviamo e pubblichiamo la nota dei due giovani che, all’indomani della presa di posizione del sindaco, si dicono abbanstanza stupiti.
“Siamo qua, Filippo ed Hector, a dirvi e precisarvi alcune cose. Innanzitutto tutto vi ringraziamo della vicinanza e sostegno ricevuto da tutti voi. Riguardo la risposta dal Sindaco Enrico Rossi, sinceramente un po’ ci stupisce.
Prima cosa perché se fosse stato frainteso e se fosse in buone intenzioni, poteva darci un colpo di telefono (suo dovere farlo, non toccava certo a noi) per chiarire il tutto e mettere un punto alla vicenda anziché replicare esclusivamente tramite giornalista.
Poi anche perché quando abbiamo fatto la chiacchierata informale in piazza, c’erano persone e colleghi presenti che possono confermare e testimoniare che la sua risposta, a nostro giudizio, è stata elusiva e molto vaga anziché gioiosa come le reazioni dei presenti.
Tant’è – aggiungono i due giovani – che, a nostro parere, non noi, ma appunto i presenti, si sono indignati alla risposta del sindaco e subito hanno espresso la loro vicinanza.
Tutto questo non per fare polemica ma perché vogliamo che i nostri diritti siano limpidi e rispettati.
Ciò non toglie – conclude la coppia – che apprezziamo l’apertura data sui giornali dal sindaco, che è disponibile e felice di unirci in matrimonio civile.
Come ogni sindaco deve rappresentare tutta la comunità, come ogni rappresentate pubblico dello stato dovrebbe fare, secondo la normativa attualmente vigente”