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Guerra in Ucraina, sei punti per una Pace possibile

Le proposte uscite sulla stampa elaborate da alcuni intelletuali italiani e condise dal Circolo Gramsci di Fano emerse durante la manifestazione del 22 ottobre scorso

guerra ucraina russiaFANO – “In risposta a quella che sembra per alcuni una guerra inevitabile, in rispostan all’assuefazione verso una informazione, per la verità fin troppo univoca, che si preoccupa più a giustificare la guerra che a spingere per la pace, la manifestazione del 22 ottobre scorso ha voluto mostrare che c’è un pensiero diverso, che si deve parlare di Pace e non di Guerra e che tutti noi siamo molto preoccupati per la situazione grave che si è venuta a creare, segnalando un eccesso guerrafondaio.

Come noi tanti altri nel nostro paese ed in tanti altri paesi stanno facendo sentire la voce della Pace. Fra questi oggi vogliamo ricordare l’appello che in questi giorni è uscito negli organi di informazione e nei social da parte di personalità ed intellettuali del nostro paese fra i quali Massimo Cacciari, Pietrangelo Buttafuoco, Francesca Izzo ed altri.

L’appello si sostanzia in sei punti quale proposta fattiva per arrivare ad un accordo:

1. Neutralità dell’Ucraina che può entrare nella UE ma non nella NATO;

2. Riconoscimento della Crimea tradizionalmente Russa;

3. Autonomia delle regioni russofone di Lugansk e Donetsk secondo i trattati di Minsk;

4. Definizione amministrativa degli altri territori contesi del Donbass anche con la creazione di un Ente Paritario Russo-Ucraino che gestisca l’integrazione ed anche le ricchezze del territorio;

5. Simmetrica de-escalation delle sanzioni europee ed internazionali e dell’impegno militare russo nella regione;

6. Piano internazionale di ricostruzione dell’Ucraina;

Sei semplici punti che non hanno la pretesa di essere esaustivi e nemmeno i più giusti e migliori, ma che esprimono l’esigenza e la volontà di sedersi ad un tavolo per fermare la Guerra e costruire la Pace”.

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