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Gli studenti fanesi a confronto con l’artista Carlo Magini

Il progetto, coordinato dal prof Giuseppe Franchini e promosso dalla Fondazione Carifano, coinvolge gli studenti del Liceo Artistico Apolloni e del Polo 3.

carlo magini natura morta
Carlo Magini, Natura morta (1720 – 1806)

FANO – Ricordare la grandezza del pittore Carlo Magini, coinvolgendo la creatività dei giovani studenti delle scuole superiori fanesi: si pone questa finalità, il progetto della Fondazione Carifano che mette al centro la collezione di tredici nature morte realizzate dal maestro Carlo Magini.

Da lunedì 22 febbraio gli studenti del Liceo Artistico “Apolloni” e dei corsi relativi al settore Turistico e alla Grafica pubblicitaria del Polo 3 inizieranno a dialogare con Rodolfo Battistini e Claudio Giardini ammirando le opere per dare, successivamente, libero sfogo al proprio estro creativo.

“L’attività didattica – spiega il coordinatore del progetto prof. Giuseppe Franchini – indagherà il genere della natura morta e consentirà l’approfondimento dell’autore, i cui schemi di composizione verranno studiati successivamente in classe attraverso una chiave interpretativa contemporanea.

Ad esempio, gli allievi del Liceo Artistico interpreteranno opere secondo le tecniche pittoriche, mentre quelli del corso di grafica focalizzeranno le opere attraverso i linguaggi espressivi connessi allo stile grafico.

Al termine di queste sessioni, ognuno degli studenti realizzerà un lavoro che sarà frutto della propria interpretazione estrosa, attraverso i codici dei linguaggi acquisiti”.

Tra l’altro, nel 2020 in occasione del terzo centenario dalla nascita dell’artista fanese, la Fondazione Carifano organizzò una grande mostra delle sue opere, presenti in importanti musei italiani e stranieri e in collezioni private, che è stata però annullata per l’esplosione della pandemia.

In quella occasione, furono prodotti una importante pubblicazione ‘Pitture in quiete’ a cura di Claudio Giardini, ricca di prestigiosi saggi e una vera e propria mostra virtuale che ripropone tutte le 85 opere d’arte che sarebbero state esposte.

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