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Fp Cgil Marche, Matteo Pintucci confermato segretario generale

Matteo Pintucci è stato confermato segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Marche. E’ stato eletto dall’Assemblea generale della categoria.

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Matteo Pintucci

ANCONA – Matteo Pintucci è stato confermato segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Marche. E’ stato eletto dall’Assemblea generale della categoria, in conclusione del XII° Congresso Fp Cgil Marche. Presenti ai lavori congressuali, il segretario nazionale della Fp Cgil Fabrizio Rossetti e il segretario generale della Cgil Marche Giuseppe Santarelli.

Pintucci, classe 1970, subito dopo il diploma inizia a lavorare alla F.lli Guzzini dove nel 1996 si iscrive alla Cgil ed inizia a svolgere attività sindacale come RSU; dal 2000 inizia a svolgere attività sindacale a tempo pieno occupandosi inizialmente del comparto chimica e gomma-plastica dell’industria, successivamente delle politiche dell’immigrazione e dei lavoratori atipici con la categoria del Nidil – Cgil.

Nel frattempo, lavorando, si laurea in Scienze Politiche – indirizzo economico, successivamente consegue un Master di II° livello in “Scienze Amministrative ed Innovazione della PA”.

Dal 2004, entra nella Fp Cgil di Macerata occupandosi dei processi di stabilizzazione dei lavoratori precari della PA, viene eletto segretario generale della Fp Macerata nel 2010, incarico ricoperto fino al 2018; successivamente viene eletto segretario generale della Fp Marche.

“Occorre presidiare la riforma del Servizio sanitario regionale – dichiara Pintucci – e portare a termine la vertenza delle strutture della sanità privata riabilitativa: non sono più tollerabili differenze di norme e di tipo economico a parità di condizione lavorativa, occorre che siano garantiti gli stessi diritti a fronte dello stesso lavoro.

C’è inoltre un’emergenza che coinvolge tutti i comparti pubblici e privati che erogano servizi pubblici: la necessità di un piano straordinario di assunzioni e la questione salarial, poichè l’attuale livello di inflazione ha già erosso nel 2022 mediamente una mensilità degli stipendi”.

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