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Ex-manicomio di Pesaro, Art. 1: “L’Asur provveda subito a rifare tutte le coperture per salvare la struttura!”

san_bendetto_ex_manicomio_pesaroPESARO – Il sopralluogo del Presidente del Tribunale di Pesaro al Sab Benedetto ha riaperto il dibattito sullo stato di degrado dell’ex-ospedale psichiatrico di Pesaro. Un dibattito che in realtà va avanti da anni sul futuro di questa struttura in pieno centro cittadino.

“Ci voleva questa visita per rendersi conto della gravità e dell’incapacità delle amministrazioni non solo di progettare ma di conservare quello che possiedono – afferma in un comunicato Art. 1 – E’ la stessa incapacità di comprendere il valore e l’interesse pubblico dei Beni comuni.

Era del tutto prevedibile che un edificio abbandonato nel 1981 e lasciato nella più completa incuria si autodistruggesse. Forse era proprio quello che alcuni attendevano per poter procedere verso operazioni immobiliari a favore di privati, svendendo un altro pezzo di città.

Quando un edificio viene abbandonato, soprattutto, se si trova al centro della città ed è pieno di significati è sempre motivo di grande dolore per una comunità perché: non è possibile che con tutto il consumo di suolo non si siano trovati tempo e risorse non tanto per dargli una nuova destinazione e un nuovo uso ma per evitare la sua distruzione.

E’ una questione di rispetto conservare quello che altri prima di noi hanno costruito con fatica e la cosa è ancora più grave se il proprietario è un ente pubblico che ha l’obbligo di mantenere i beni dell’intera comunità.

Art. 1 – continua la nota – ritiene che il problema non sia tecnico ma politico e dimostra, in questo caso come in altri edifici importanti abbandonati nel cuore della città, l’incapacità di una visione strategica e lungimirante. Art. 1 ribadisce la sua proposta di realizzare nel San Benedetto la cittadella della cultura, chiede che l’ASUR si faccia carico immediatamente dell’esecuzione di tutti i lavori necessari per garantire la vita dell’edificio, in particolare, attraverso il rifacimento di tutte le coperture. Intervento che da solo garantisce la stabilità e la conservazione di tutta la struttura”.

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