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Energia, CNA rilancia “Incentivare piccoli impianti fotovoltaici sui capannoni delle imprese”

Sartini: “Serve un credito d’imposta pari al 50% dell’investimento e meno burocrazia”

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Cristian Sartini Presidente CNA Impianti di Pesaro e Urbino

PESARO – Caro energia e rispetto dell’ambiente? CNA rilancia una sua proposta. “Stimolare l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici sfruttando i capannoni delle imprese. Come? Attraverso un credito d’imposta pari al 50% dell’investimento”.

Secondo l’associazione con una spesa di 2,5 miliardi in tre anni si possono coinvolgere 200mila piccole imprese, installare 8.700 mw di nuova potenza riducendo i consumi di gas di 1 miliardo di mc l’anno e soprattutto abbattendo le bollette del 60%.

Per parte sua il Governo ha annunciato a giorni il nuovo piano per il clima e l’energia che al 2030 prevede che la produzione da fonti rinnovabili debba essere i 2/3 del totale sottolineando che la transizione deve essere un’opportunità e l’Italia non sta giocando in difesa ma “occorre essere realistici”. Il ministro Pichetto-Fratin inoltre ha messo in risalto “il ruolo fondamentale delle piccole imprese nella transizione”.

La proposta sull’autoproduzione è stata rilanciata da CNA “Abbiamo tutti i presupposti per andare verso la transizione – dice il presidente degli impiantisti CNA di Pesaro e Urbino, Cristian Sartini – ma mancano alcuni passaggi fondamentali come, per esempio, una legislazione che favorisca la creazione delle Cer, le comunità di energia rinnovabile. La proposta della CNA è una soluzione efficace in termini di sostenibilità, ma c’è bisogno di una politica che la renda attuabile”.

Da questo punto di vista la burocrazia non aiuta. Per Sartini “la stratificazione e complessità normativa rappresenta un enorme ostacolo per le imprese. La transizione deve essere una opportunità e non un ostacolo. Per far questo è necessario che gli obiettivi e i target intermedi fissati dall’Europa devono essere realistici e concreti attraverso norme coerenti. Basta una adeguata programmazione, norme semplici e chiare per favorire la partecipazione delle imprese alla sostenibilità”.

“Per accompagnare il sistema delle imprese in questa trasformazione –conclude Sartini- servono sostegni agli investimenti anche attraverso misure di fiscalità di vantaggio, misurazione e valorizzazione delle performance di sostenibilità”.

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