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Discarica di Barchi: quale futuro?

discarica Barchi quale-futuroTERRE ROVERESCHE – E’ convocata per martedì 10 aprile la conferenza dei sindaci dei comuni di Terre Roveresche, Fossombrone, Colli al Metauro, Montefelcino, Sant’Ippolito e Isola del Piano nel corso della quale si decideranno le sorti della discarica di Barchi di cui i sette comuni sono comproprietari.

“Dobbiamo decidere quale intervento definitivo fare – spiega il sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli, il quale ha convocato la conferenza dei sindaci e che da anni sostiene la necessità di commissionare ad una delle società specializzate uno studio sulla possibilità di intervenire mediante il Landfill Mining, una innovativa tecnologia di intervento che consiste nella escavazione dei rifiuti depositati e nel loro successivo trattamento finalizzato all’inertizzazione delle frazioni pericolose e alla separazione e selezione delle diverse componenti (materiale fine, frazioni recuperabili e residui) destinate ad essere successivamente gestite in modo differenziato.
“Lo studio in questione costa 30 mila euro – riprende il Primo Cittadino – 10 mila euro verrebbero finanziati dalla Regione ed i restanti 20 mila dovranno essere divisi sui sette comuni. Durante la conferenza decideremo se far partire questo studio a mio avviso del tutto necessario”.

Il costo post mortem della discarica di Barchi che attualmente stanno pagando i comuni è di 430.000 euro annuali e consiste nello smaltimento del percolato, il liquido contaminato che trae origine dall’infiltrazione dell’acqua  nei rifiuti. “Quest’anno con le abbondanti nevicate degli ultimi tempi e con la neve avremo un costo del percolato maggiorato del 30% in più rispetto allo scorso anno e questo si ripercuoterà sulle tasche dei cittadini.Tra le soluzioni possibili di intervento ci sono la bonifica o la chiusura ermetica ma soltanto lo studio chiarirà meglio qual’è la suluzione migliore”.

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