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Delvecchio: “L’ennesima EX di Fano: svendita della Casa di Riposo Tonucci”

davide delvecchio casa riposo tonucciFANO – La posizione del consigliere Davide Delvecchio sulla delibera presentata ieri in Consiglio Comunale:

“Ieri sera è stata presentata al Consiglio Comunale una delibera pasticciata, incompleta, con argomenti strategici trattati con opacità, con l’unico risultato certo presente nel dispositivo che è la SVENDITA della Casa di Riposo Comunale Don Paolo Tonucci.

Sulla delibera mi riservo di valutare il ricorso al Tribunale Amministrativo per le irregolarità evidenti che hanno reso impossibile ai Consiglieri Comunali di valutare la delibera.

Una delibera annunciata come la risoluzione di tutti i mali, ma che era per stessa ammissione del Sindaco Seri, una delibera del “Nulla mista al Niente “, infatti è stata più una delibera di intenti futuri, sulla risoluzione dei problemi della lottizzazione di Carmine e Gimarra e sulla realizzazione futura della Piscina, mentre si è deliberato con certezza la chiusura della unica casa di Risposo Comunale del Territorio.

Lo stesso PD anticipando in maniera scorretta e maldestra l’approvazione della delibera nel Consiglio Comunale annunciava mezzo stampa che “…Con i proventi della vendita della Don Tonucci, la fondazione (carifano) costruirà la nuova piscina, su un terreno di 30mila metri quadrati di proprietà comunale”.

Infatti nessuno nega che è necessario alla città una nuova piscina Comunale, ma non ci spieghiamo il perché si debba Svendere la casa di risposo Comunale Don Tonucci, nonostante ci sia un contratto notarile che recita “al termine del contratto d’uso, (nel 2039), le parti (comune/Fano e Fondazione) potranno accordarsi per la prosecuzione del rapporto “.

Contesto ufficialmente i conti della Don Tonucci presentati con un deficit di -60.000,00 dalla maggioranza, per 2 motivi fondamentali, il primo, il saldo è negativo solo con l’aggiunta dei costi delle utenze (gas/luce, etc) che stranamente non erano presenti nella gara d’appalto di gestione della Don Tonucci. Se il Comune concede la struttura in gestione anche i costi delle utenze devono essere determinati a carico del gestore.

Secondo i conteggi che portano al deficit di -60.000 non tengano conto dei 30 posti ufficialmente autorizzati dalla Regione Marche che però paga solo 20 posti in convenzione determinando una mancata entrata per il Comune di Fano di 130.000.

Questi 2 elementi determinano l’impossibilità di fare la permuta perché costituiscono la prova che il Comune di Fano subisce dalla Svendita del Don Tonucci un grave Danno Erariale, stimabile in circa 3.000.000 di euro in 22 anni della sola convenzione Regionale e altri 2.600.000 di euro delle utenze da inserire a carico del gestore.

Altra questione non approfondita è la futura gestione dei 90 posti di RSA, che ieri in Consiglio Comunale, è stato affermato saranno di gestione della COOS MARCHE, con assegnazione diretta e discrezionale senza gara ad evidenza pubblica.

La stessa COOS che gestisce attualmente la Casa di Riposo Don Tonucci, ma anche la stessa cooperativa che fa parte della società INTESA srl insieme ad ex TKV ora nuovi orizzonti e coop. Labirinto che è il gestore sociale del Fondo CIVES, senza che questo susciti alcun problema di conflitto di interessi …. contenti loro che producono l’ennesima EX …. CASA DI RIPOSO COMUNALE DON TONUCCI.”

Davide Delvecchio  (UDC)

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