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Coronavirus e nuovo anno pastorale, le proposte dell’Arcivescovo Tani

Il Covid rende difficile la ripresa del catechismo per i ragazzi. Il vescovo di Urbino scrive a parroci e catechisti.

monsignor giovanni tani arcivescovo di urbino
Mons. Giovanni Tani (foto Il Nuovo Amico)

URBNINO – All’inizio di un nuovo anno pastorale, l’arcivescovo di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado Giovanni Tani, scrive ai parroci ed ai catechisti della dioces evidenziando le difficoltà a riprendere le attività pastorali, tra cui il catechismo per i ragazzi, a causa del Covid. L’annuncio della riapertura della cattedrale di Urbino il prossimo 28 novembre.

“Carissimi/e,

siamo all’inizio di un nuovo anno pastorale e ci troviamo ancora alle prese con il Covid e con le regole che devono garantire una maggiore sicurezza contro il contagio.

Grazie a Dio, è possibile celebrare la messa con la presenza della comunità, anche se con i posti contingentati. Un po’ ovunque, non solo da noi, si è dovuto constatare l’assenza di molte persone e, ciò che più ci preoccupa, l’assenza dei giovani e dei ragazzi del catechismo.

Eravamo motivati a riprendere e rafforzare il cammino pastorale, ma le nuove norme rendono difficile questo inizio; e non possiamo sapere quanto tutto questo durerà.

Nella maggior parte delle parrocchie si pensa di avviare il catechismo con l’Avvento, e bisognerà farlo. Ma come?

Non vorrei essere retorico, ma credo proprio che il ricorso alla preghiera sia la prima cosa essenziale da fare. Viviamo un tempo non solo difficile, ma anche pieno di interrogativi. Per esempio è urgente chiedersi cosa il Signore vuole ricavare di bene da questa pandemia; infatti è vero per fede che “tutto concorre al bene per coloro che amano Dio” (Rm 8,22). Ma la domanda è anche perché Dio ha permesso questo flagello. Pregare è mettersi di fronte al silenzio di Dio; adorarlo nei suoi misteriosi disegni e, comunque, continuare a chiedergli che ci liberi da questo male.

Per quanto riguarda il catechismo, vi invito a riflettere sul documento della CEI: “Ripartiamo insieme: linee guida per la catechesi in Italia in tempo di Covid”. Invito tutti a farne oggetto di riflessione insieme e vedere quale, fra i vari suggerimenti, può essere realizzato nelle singole parrocchie.

Non tutte le situazioni parrocchiali sono uguali, sia per quanto riguarda il numero dei ragazzi e dei catechisti; sia per quanto riguarda gli spazi disponibili. Oltre alla preoccupazione dei genitori, c’è anche quella dei catechisti che, oltre a temere il contagio, si preoccupano di non esserne i portatori nell’ambito della parrocchia.

A me sembra che la cosa più importante sia non perdere il contatto coi ragazzi. Forse non sarà possibile riprendere regolarmente in presenza gli incontri. È chiaro che bisogna essere inventivi e pensare in termini di qualità e non di quantità. Mi spiego: forse non sarà possibile incontrarli tutte le settimane. Bisognerà dividerli in piccoli gruppi e incontrare un gruppo alla volta a cadenza quindicinale o mensile. Fare uso dei mezzi che permettono incontri a distanza. Provare a invitare i genitori a collaborare.

Forse si può anche pensare qualche accordo con gli insegnanti di religione: non so dire come, ma potrebbe essere una pista da percorrere, soprattutto per gli alunni delle materne, delle elementari e delle medie.

Siamo stimolati a ripensare questo momento fondamentale della vita cristiana, cioè la trasmissione della fede. Ci stiamo convincendo che non si potrà riprendere a lavorare come prima.

Ma il nuovo va pensato… anche in ginocchio. E poi è importante che il gruppo dei catechisti/e diventi come un laboratorio per nuove idee: un’idea arricchisce l’altra e lentamente prende forma qualcosa che di inedito. Vale la pena dedicare molto tempo a questo laboratorio. E sono convinto che riuscirete a inventare cose veramente interessanti: varrà la pena farle circolare fra di noi.

Colgo l’occasione per dire che anche nelle Marche si inizierà a usare il nuovo Messale la prima domenica di Avvento; così abbiamo deciso nella nostra Conferenza Episcopale Regionale. Quindi invito i sacerdoti a familiarizzare con questo nuovo volume.

Vi anticipo che nei prossimi mesi ci saranno delle mini conferenze a distanza (video in diretta e registrati della durata di 15-20 minuti) sull’Ordinamento generale del Messale Romano. Questa iniziativa è per tutte le Marche.

Vi ricordò che abbiamo in programma di celebrare l’inizio dell’anno pastorale sabato 28 novembre con l’inizio dell’Avvento. Vivremo la gioia di rientrare nella nostra Cattedrale di Urbino. L’appuntamento è per le ore 17,00.

Saluto tutti, con gratitudine e vi benedico.

Vostro vescovo Giovanni”

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