FANO – Nato a Fano nel 1936, Giancarlo Pucci si diploma all’lstituto d`Arte “Apolloni”. Nel 1957 va a vivere per tre anni a Venezia dove acquisisce nuove esperienze artistiche e culturali. Decisive per la sua formazione artistica sono state le visite a Palazzo Venier sul Canal Grande, dove la collezionista d’arte Peggy Guggenheim abitava. Lì ha modo, ancora giovanissimo, di ammirare e studiare le opere dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea.
Nel 1960 da inizio alla sua attività artistica. Nel 2000, verso il terzo millennio, battezza la sua arte Duemilista, da cui consegue il Duemilismo che è figlio del Novecento. II Novecento delle Avanguardie storiche, dei movimenti pre e postbellici, delle contraddizioni presenti nei linguaggi degli anni Sessanta.
La sua poetica si nutre degli stimoli, ancora validi, e delle provocazioni di movimenti quali Dada, Futurismo, Surrealismo, Fluxus, mediati da operazioni concettuali che sconfinano in esibizioni effimere performatiche.
Sin dal 1996 è stato presente alle più importanti manifestazioni tenutesi in ltalia di artisti comportamentali. Partecipa nel 2003 alla 50° Esposizione internazionale d’arte Biennale di Venezia nella sezione Extra 50 “Brain Academy Apartment”.
Nel 2004 presso il caffè letterario “Giubbe Rosse” di Firenze, è presente come componente aIl’incontro per il battesimo del movimento Zerotre.
Nel giugno del 2005 è ideatore e Direttore Artistico della manifestazione “Effimera – gli Effimeri a Fano fanno Arte”, realizzata dalI’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, che ha rappresentato un significativo momento per tutto il movimento Zerotre e per l’arte effimera.
lmportante è la sua attiva presenza nel mondo della Mail Art con incursioni nell’area della poesia visiva e del libro d’artista.
A ricordarne la scomparsa è il primo cittadino Massimo Seri esprimendo il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Pucci “artista affermato della nostra città nonché papà di Ignazio Pucci, dirigente del Comune di Fano”.
“Pucci – ripete Seri – è stato un importante artista della città. Cultore dell’arte comportamentale, ha contribuito a valorizzare il nome di Fano in Italia e in Europa. Poliedrico e talentuoso, ha sostenuto il fermento creativo cittadino.
Come le sue performance, ha promosso un linguaggio comunicativo diretto e autentico, senza filtri e mediazioni. La sua creatività è stata arte, con la capacità e la facoltà cognitiva della mente di creare e inventare”.