CARTOCETO – Lo stato di incuria del cimitero comunale della Pieve continua ad essere una specie di tallone d’Achille per l’amministrazione comunale.
Segnalazioni in merito erano già arrivate in redazione anche in passato e purtroppo oggi, ancora una volta, i cittadini tornano a segnalare l’incuria e la sporcizia di diverse aree dell’unico cimitero comunale.
Lo avevamo già scritto, un Paese civile lo si giudica per il livello dei servizi principali fra cui spiccano scuole, ospedali e, appunto, i cimiteri.
Questi ultimi rappresentano il luogo della memoria collettiva e quella personale di ciascuna famiglia ma soprattutto custodiscono le spoglie dei nostri cari, una sorta di luogo degli affetti che merita attenzione e cura, da parte di chi lo visita e da coloro che lo gestiscono.
Sembra però non essere così però per il cimitero della Pieve di Cartoceto le cui immagini mostrano l’invasione delle erbacce nelle aree ghiaiose e la mancata cura delle aiuole verdi che ospitano le sepolture a terra. Particolarmente evidente appare la carenza di manutenzione anche nel campo di inumazione centrale.
I cittadini segnalano anche la sporcizia di alcune aree meno frequentate per la presenza di residui di fiori ed escrementi di piccioni che, nonostante i tanti tentativi di allontanamento dal cimitero comunale, non se ne sono mai andati definitivamente.
L’altro grande tema che ci viene segnalato è quello della carenza di loculi. A fronte di un fabbisogno medio annuale di 90 decessi, l’Amministrazione ha provveduto a costruire ad oggi due lotti da 20 loculi ciascuno.
I primi 20 non sono già più disponibili in quanto occupati o venduti. Quattro loculi dell’ultimo lotto costruito più di recente sono già occupati. Il comune avrebbe in previsione la costruzione di altri 40 loculi ma il cantiere non è ancora partito.