Appello per il cessate il fuoco a Gaza, cresce il numero dei comuni pesaresi
Cresce il numero di comuni della Provincia di Pesaro-Urbino che stanno richiedendo il Cessate il Fuoco per motivi umanitari e lo stop all’infanticidio in corso a Gaza.
CARPEGNA – Cresce il numero di comuni della Provincia di Pesaro-Urbino che stanno richiedendo il Cessate il Fuoco per motivi umanitari e lo stop all’infanticidio in corso a Gaza.
Negli ultimi due giorni Sassocorvaro-Auditore, Carpegna, Belforte all’Isauro e Pietrarubbia hanno approvato durante il loro Consiglio Comunale il documento presentato da alcune associazioni e gruppi del territorio, come Children First, Gaza FreeStyle, Collettivo Bagolare, Spazio Popolare Anna Campbell, ACS, Centro Italo-Palestinese di Scambio Culturale VIK, Educaid di Rimini, Green Festival San Marino e firmato da innumerevoli cittadini, portando così a sette il numero di Comuni della Provincia a fare richiesta ufficiale.
Il documento proposto è nato durante l’importante incontro svoltosi lunedì 11 dicembre, presso la Sala del Consiglio Comunale del Comune di Sassocorvaro-Auditore, dove alla presenza di Sindaci ed Amministratori di molti Comuni del territorio, le associazioni e i gruppi avevano presentato numerosi documenti, filmati e testimonianze in diretta video su quello che sta accadendo in Palestina, mostrando soprattutto la drammatica situazione dei bambini, giunti ad oggi a oltre 8.500 vittime, più centinaia di migliaia di bambini che vivono in condizioni di fame, di gravi problemi sanitari, mutilazioni.Senza considerare quelli rimasti orfani o che avranno dei traumi psicologici a lungo termine, se non permanenti.
I Sindaci di Sassocorvaro-Auditore Daniele Grossi, di Carpegna Mirco Ruggeri, di Belforte all’Isauro Pier Paolo Pagliardini e di Pietrarubbia Maria Assunta Paolini, si aggiungono quindi a quelli di Piandimeleto Veronica Magnani, di Lunano Mauro Dini e di Montecalvo in Foglia Donatella Paganelli ed hanno quindi deciso di dare una risposta immediata alle grida di aiuto dei bambini di Gaza.
Anche a Pesaro, all’interno della Sala Rossa del Comune, nella serata del 28 dicembre, si è svolto un importante evento sempre legato alla richiesta di approvazione di questo documento. Pesaro, tra l’altro, è città gemellata con Rafah, nella Striscia di Gaza ed è auspicabile una presa di posizione altrettanto immediata.
Durante l’evento di Sassocorvaro le associazioni e gruppi cittadini avevano presentato un documento sottoscritto da tantissime persone ed enti, che chiedeva ufficialmente il “cessate il fuoco immediato per motivi umanitari e la condanna dell’infanticidio in corso a Gaza”, che quindi esula da motivazioni politiche, da portare in tutti i Consigli Comunali della Provincia per poi puntare alla Regione Marche, alle altre Province italiane e quindi al Governo.
I bambini non si toccano, senza “se” e senza “ma”. Né come ostaggi, né massacrati da ordigni esplosivi. È importante ritornare a dare valore ai piccoli gesti, come quello di una richiesta ufficiale dei Comuni, che possano nella quantità far esprimere la Regione e successivamente il Governo su una posizione più umana.
Il documento è stato votato all’unanimità da tutti i Comuni che finora si sono espressi. Presenti durante i Consigli Comunali alcuni degli esponenti delle associazioni e dei gruppi promotori.
Le fiammelle di speranza che dall’entroterra del Montefeltro viaggiano in direzione di Gaza iniziano a moltiplicarsi, augurandosi che possano far divampare la richiesta di pace.