FANO – Nell’incontro avuto in data 22 luglio 2020, l’U.O. SeS (Unità Operativa Sociale e Sanitaria), organismo preposto all’integrazione socio sanitaria, composto dal Distretto di Fano e dall’Ambito Sociale, ha approvato la riapertura ai familiari e ai nuovi accessi delle strutture residenziali per anziani presenti nel territorio del Comune di Fano e degli altri 8 Comuni dell’ATS n. 6 (San Costanzo, Monte Porzio, San Lorenzo in Campo, Terre Roveresche, Fratte Rosa, Pergola, Mondavio, Mondolfo).
Quello di mercoledì scorso è stato il terzo di una serie di incontri – i primi due si sono tenuti in data 6 e 13 luglio – che consente ai gestori di tali strutture il ritorno alla normalità precedente alla pandemia, prevedendo la possibilità di nuovi accessi per gli anziani all’interno delle strutture, nonché la ripresa delle visite per i familiari anche all’interno delle stesse.
Tra l’altro, grazie alla collaborazione tra Ambito e Asur, la riapertura delle porte potrà avvenire in condizioni di massima sicurezza, essendo stato sostenuto dal Distretto di Fano il costo del test epidemiologico del tampone per tutti gli operatori ed ospiti.
“Il lavoro serrato e puntuale svolto dall’Uoses – sottolinea Roberta Galdenzi, coordinatrice dell’Ambito Territoriale n. 6 – integrato con il Dipartimento di Prevenzione, permette un graduale ritorno alla normalità delle strutture residenziali per anziani fortemente provate dall’emergenza Covid e si innesca in quel lavoro costante di riattivazione dei Servizi già avviato dal mese di giugno con la riapertura degli CSER e il riavvio dei progetti individualizzati domiciliari e territoriali per minori e disabili. Un percorso che terminerà con l’esame delle progettualità di riavvio da parte delle comunità educative per minori presenti nel territorio dell’ATS n. 6”.