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A Rosciano apre “Angelo 2.0”, il ristorante inclusive

angelo inclusive ristoranteFANO – Nuova vita per lo storico ristorante Angelo di Rosciano che qualche mese aveva chiuso i battenti. Inaugura mercoledì 21 novembre alle ore 18.30 in via Crespi a Rosciano “Anglo 2.0” con un progetto nuovo per il nostro territorio.

La novità? A fianco di professionisti e neo cooperatori, tra cui due collaboratori della passata gestione, lavoreranno, con diversi incarichi e in vario modo e misura, alcune persone con diversi tipi di disagio, le quali  opereranno in modo particolare in sala e nella relazione con i clienti. Nell’organico sono presenti educatori in grado di ottimizzare le prestazioni dei ragazzi inclusi ed armonizzare l’attività dell’intera squadra.

Un gruppo di amici che collaborano insieme in diverse realtà di volontariato e terzo settore della nostra città, era da tempo alla ricerca di una opportunità per realizzare anche a Fano un’esperienza che coniugasse imprenditorialità sociale e fragilità nel mondo della ristorazione, sull’esempio di tante fortunate esperienze di ristoranti inclusive sorti in più parti d’Italia come “La trattoria degli amici” nel quartiere Trastevere di Roma.

I primi ad accogliere favorevolmente l’idea sono stati proprio Angelo e Marziano Sfuggiti, titolari del ristorante, pizzeria, tavola calda Da Angelo, che hanno acconsentito con entusiasmo e convinzione  alla cessione e alla conversione in chiave sociale del loro storico locale, garantendo una collaborazione piena, oltre che operativa per il primo periodo di attività, in cui presidieranno  personalmente lo start up della nuova gestione.

Al fine di rilevare l’attività è stata costituita una società  di scopo denominata “I solidali srl” a cui hanno partecipato 12 volenterosi. La gestione è stata affidata alla Cooperativa Sociale i Talenti, attiva a Fano dal 2004 e impegnata in diverse attività commerciali nate e cresciute con l’intento principale di attuare inclusione socio-lavorativa di persone svantaggiate; una progettualità resa possibile dalla capacità di ascoltare e comprendere le necessità poste da interlocutori quali i Servizi Sociali, Caritas Diocesana, Ambito Sociale, Distretto (DSM) trasformandola in accoglienza, osservazione e accompagnamento di persone in difficoltà nella vita e nel mondo del lavoro.

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