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A Piobbico la 26esima edizione del Presepe vivente

Sabato 7 gennaio dalle 17 la suggestiva rievocazione della Natività prenderà vita tra il centro storico, il borgo e il Castello Brancaleoni. Ingresso ad offerta libera.

presepe vivente piobbicoPIOBBICO –  Sabato 7 gennaio dalle ore 17 la Città dei Brutti accoglierà i visitatori in un’atmosfera resa unica dall’allestimento che riporta a 2000 anni indietro nel tempo e dal sottofondo musicale delle zampogne.

Il presepe simbolo del Montefeltro è ricostruito su una puntuale ricerca storica curata ad inizio anni ’90 dalla scuola media del posto, ed è caratterizzato dai quadri viventi, cioè i momenti che rappresentano i mestieri e i momenti di vita dell’epoca di Gesù.

Novità dell’edizione 2023 è l’allestimento dell’antica scuola romana. Nella pubblica piazza antistante Castello Brancaleoni sarà allestita una corte, unica e sfarzosa. Scene di vita romana animeranno la piazza che ospiterà lo spettacolo di fuoco “Alla corte di Re Erode”, ad opera dell’artista Yassin Kordoni.

Articolato in numerosi quadri dedicati alle singole scene e ai mestieri, nell’ideale percorso del visitatore si succedono il censimento, la lavorazione dei profumi, della carta, della creta e delle essenze, delle tende, delle pelli, del lino, della farina, del pane, quindi la tessitura, la tintura, la filatura, la spremitura delle olive; e ancora il falegname, il vasaio, il fabbro, il cordaio, lo scriba, il cestaio, lo scalpellino, l’artigiano del legno.

Non mancano pescatori, viandanti, mendicanti, soldati, accampamenti di pastori, mercati e locande, corti, animali a riposo o al lavoro; scene di vita quotidiana e insoliti spettacoli.

Nel Borgo Medioevale e nel Castello Brancaleoni, sotto gli archi a volato delle cantine di pietra a vista, si snoda la storia dell’evento della natività, dall’annunciazione a Maria alla ricostruzione della corte di Erode.

Soldati all’osteria e agli ingressi del borgo, fuochi di bivacchi e carovane di pastori, sfarzi di corte e povertà di mendicanti. Su tutti campeggiano i momenti sacri dell’annunciazione, della natività e dell’arrivo dei Re Magi.

LA STORIA

Le origini di questo Presepe vanno ricercate nel 1991, il 22 dicembre 1991 la prima edizione frutto di una ricerca storica e scrupolosa degli alunni della scuola media. Il Presepe Vivente di Piobbico nasce nel lontano anno scolastico 1990/1991.

La manifestazione ha preso l’avvio a seguito di una ricerca della locale scuola media, che si prefiggeva la ricostruzione storica, il più fedele, dell’ambiente in cui è avvenuta la nascita di Gesù.

Gli alunni, dopo aver svolto questa attenta e puntuale ricerca su usi, costumi, mestieri del tempo, hanno pensato di riprodurli nella realtà e si sono trasformati, insieme alle loro famiglie e agli Insegnanti, in attori, assumendo il ruolo di pastori, falegnami, fabbri, osti, tessitori, cardatori e filatori di lana, fornai, mercanti, sacerdoti e personaggi sacri.

Sono diventati così protagonisti di verosimili scene quotidiane, ricreate nelle vecchie cantine, negli androni, nelle piazzette e lungo le strette viuzze del Borgo, facendo uso di addobbi e suppellettili, ricercati pazientemente tra quelli più adatti o ricostruiti dagli alunni o dai genitori.

Oggi il Presepe Vivente ha assunto proporzioni e prestigio assoluti; conta circa 300 figuranti dislocati nei 30 quadri oltre a coloro che hanno preparato i costumi e le scene, guidati dal comitato organizzatore capitanato dall’amministrazione comunale che continua la ricerca iniziata dalla scuola media nello studio dell’ambiente, dei costumi, delle abitudini e dei mestieri dell’epoca ogni anno arricchiti con particolari sorprendenti.

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