ANCONA: – Nuova operazione condotta dai militari del Reparto Operativo Aeronavale marchigiano, assieme ai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona e di Fano, un’attività ispettiva all’interno del Porto di “Marina dei Cesari” rientrante nell’ambito di una più ampia e vasta operazione denominata
“Bandiere fantasma”, volta a verificare il rispetto della normativa doganale.
L’attività di “intelligence”, finalizzata al contrasto dell’importazione illecita di beni provenienti da
paesi extra–UE, è stata svolta dai finanzieri della Stazione Navale di Ancona in collaborazione con i
funzionari Agenzia delle Dogane e Monopoli ed è parte delle attività di indagine volte in particolare
al controllo delle unità da diporto di pregevole valore, i cosiddetti “yacht”, battenti bandiera estera e
presenti nelle varie marinerie turistiche della Regione Marche.
L’imbarcazione da diporto oggetto dell’accertamento è una barca a vela di circa 14,32 mt. battente
bandiera “New Zealand” del valore stimato di circa 71.000,00 euro.
Il bene di lusso è risultato di proprietà di un soggetto di nazionalità neozelandese. L’imbarcazione staziona all’interno della darsena turistica di “Marina dei Cesari” dal 2019 per l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione.
Le indagini, condotte dai finanzieri marchigiani e dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona
e di Fano, hanno consentito di accertare che il proprietario non ha provveduto ad adempiere
regolarmente alle incombenze previste dalla normativa nazionale che prevede la regolarizzazione
della presenza dell’imbarcazione da diporto in importazione sul territorio italiano.
Il D.P.R. in materia prevede infatti, per i cittadini residenti fuori dal territorio comunitario la
possibilità di mantenere i mezzi navali all’interno degli spazi propri del territorio dell’Unione
Europea nel termine massimo di 18 mesi (cd. appuramento), trascorsi i quali l’unità dev’essere
assoggettata ad altro regime doganale con eventuale pagamento dei diritti di confine.
Le indagini hanno avuto conclusione con l’intervento congiunto dei finanzieri della Stazione Navale
e dei funzionari dell’UD di Ancona e Fano, che in piena sinergia tra Enti dello Stato e stretto
coordinamento, hanno provveduto a redigere il verbale di sequestro dell’imbarcazione da diporto,
successivamente trasmesso alla Procura della Repubblica di Pesaro, i verbali di accertamento per il
recupero dell’IVA evasa per un importo pari a €. 13.549,50 euro, calcolata sul valore
dell’imbarcazione, nonché l’irrogazione di una multa commisurata da due a dieci volte il valore della
stessa imposta.
Questa operazione si associa alle altre due già portate a conclusione nel primo semestre dell’anno a
dimostrazione della efficace sinergia operativa esistente tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle
Dogane e Monopoli, assicurando così il presidio degli interessi economici dello Stato e dell’Unione
Europea.