Un bando della regione promuove la vendita a domicilio delle aziende agricole
Contributi destinati ai settori ortofrutta, carni, florovivaistico, lattiero-caseario, vitivinicolo, cerealicolo e miele.
ANCONA – La Regione Marche sostiene le imprese agricole danneggiate dall’emergenza Covid-19 attraverso la concessione di contributi, a fondo perduto, per promuovere la vendita a domicilio.
“All’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, ha fatto seguito quella economica del settore agricolo – rileva la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Le istituzioni ora sono chiamate a proteggere il comparto con ogni azione utile volta a limitare l’effetto negativo della crisi, a sostenere la liquidità, gli investimenti delle imprese agricole e il reddito delle famiglie.
In questo contesto, il bando emanato, insieme a quelli già pubblicati e agli altri in preparazione, sosterrà la ripresa produttiva, aiutando la commercializzazione dei prodotti agricoli freschi o trasformati, favorendo la consegna a domicilio, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza sanitaria”.
La misura rientra nel pacchetto degli interventi recentemente approvato dall’Assemblea legislativa anche a favore del settore agricolo.
Tra i contributi già a bando, quelli a favore dei settori lattiero e degli allevamenti ovini che hanno subito danni per le mancate vendite nel periodo pasquale.
Le agevolazioni previste sono compatibili con le misure temporanee in materia di aiuti di stato che prevedono anche le “sovvenzioni dirette”.
Le domande saranno finanziate in ordine di punteggio in graduatoria regionale e fino a esaurimento delle risorse finanziarie destinate alle due linee di intervento individuate: attività florovivaistiche (le più gravemente colpite dalla pandemia) e restanti attività agricole (con una dotazione riservata a quelle associate o aggregate).
Allo scopo di favorire al massimo le aziende beneficiarie è prevista l’erogazione di un anticipo fino a un massimo dell’80% del contributo concesso (garantito da polizza fidejussoria a favore della Regione Marche).
La vendita a domicilio riguarderà i comparti produttivi più sensibili ai problemi di deperibilità; tra questi i settori ortofrutta, carni, florovivaistico, lattiero-caseario, vitivinicolo.
Ammessi anche quelli dell’olio, cerealicolo/proteaginose (piante destinate alla produzione di mangimi ad alto valore proteico) e miele.
Le domande vanno presentate, attraverso il Siar (Sistema informativo agricolo regionale), a partire da lunedì 4 maggio e fino alle ore 13.00 di martedì 30 giugno 2020