Terremoto Centro Italia. Legnini: “La mia aspirazione è quella di essere l’ultimo Commissario alla ricostruzione”
Primo incontro tra il Commissario per la ricostruzione Legnini ed i comitati dei cittadini. Legnini è il quarto commissario nominato dai Governi dal terremoto del 2016.
ROMA – Varo in tempi rapidissimi dell’Ordinanza sulla semplificazione delle procedure e poi entro l’estate un testo unico delle Ordinanze sulla ricostruzione privata e pubblica, un canale diretto di comunicazione con i Comitati dei cittadini per una maggiore condivisone delle decisioni, sostegno alla creazione di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio cui affidare la regia delle ricostruzioni dopo le catastrofi naturali.
Il Commissario alla Ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016, Giovanni Legnini, ha incontrato ieri in videoconferenza oltre quaranta rappresentanti delle associazioni dei cittadini colpiti dal sisma,prendendo una serie di impegni precisi nei loro confronti.
“Il rapporto con i Comitati che rappresentano gli abitanti e i portatori di interessi legittimi è fondamentale.
Voglio stabilire con voi un canale di comunicazione diretta, attraverso il quale potremo confrontarci e potrete inviare le vostre proposte e segnalazioni, evidenziare problemi, inefficienze ed omissioni” ha detto Legnini nel corso della riunione, da lui stesso sollecitata.
Molti esponenti delle associazioni hanno ribadito a Legnini, il quarto Commissario che incontrano, la loro richiesta, da tempo formulata, di arrivare ad un assetto stabile delle ricostruzioni.
“La mia aspirazione, è quella di essere l’ultimo Commissario. So che per la gestione delle ricostruzioni è ormai maturo il tempo di creare una struttura stabile.
Uno dei fattori di rallentamento dopo le catastrofi naturali, è rappresentato dalla necessità, ogni volta, di ricominciare da capo nella definizione dei modelli organizzativi, nell’attribuzione dei poteri e nella definizione delle procedure” ha detto il Commissario.
Entro pochi giorni, ha assicurato Legnini sarà emanata l’ordinanza che attua il principio dell’autocertificazione dei progetti di ricostruzione da parte dei tecnici “che definirà anche tempi certi, e comunque molto più brevi di quelli attuali, per l’esame delle pratiche e l’avvio dei lavori”.
Gli uffici speciali dovranno concentrarsi essenzialmente sui controlli. “Dobbiamo coniugare l’efficienza e la rapidità con il controllo di legalità, su cui dobbiamo essere inflessibili” ha aggiunto Legnini, sottolineando l’opportunità di un intervento normativo per l’accelerazione della ricostruzione pubblica, che nell’area del cratere è sostanzialmente ferma.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche problemi specifici, come le ricostruzioni nei centri storici urbani, le misure per il sostegno all’economia, l’impatto del coronavirus sulle attività nel cratere.
A questo proposito il Commissario ha preannunciato che è allo studio l’ipotesi di destinare una quota importante dei 30 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro fermi dal 2017, proprio alla sicurezza sanitaria nei cantieri, oggi bloccati, al momento della loro riapertura.