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Taglio degli infermieri docenti: “Una vera beffa, si torna indietro di molti anni”

Il Ministro dell'Università taglia il numero di infermieri docenti nei corsi di laurea in infermieristica.

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Laura Biagiotti, presidente ordine infermieri Pesaro Urbino

PESARO – Con il Decreto Ministeriale 82 del 14 Maggio, il Ministro dell’Università e della ricerca Manfredi, modifica il numero dei docenti al Corso di Laurea in Infermieristica riducendo la figura del docente infermiere.

“Tutto questo è un vero schiaffo alla professione infermieristica – sostiene la Presidente dell’Ordine Laura Biagiotti – gli Infermieri sono rimasti sbalorditi da questa manovra non in linea con il pensiero dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS che nella recente celebrazione dei 200 anni della professione infermieristica mandava un chiaro messaggio al mondo: più Infermieri, più ricercatori più docenti Infermieri.

Il Ministro decide non solo di ridurre il numero docenti ma addirittura di riportare la professione infermieristica indietro nel tempo, come si evince dall’articolo 2 del Decreto: “la possibilità, per gli Atenei, di compensare la riduzione di docenti universitari di riferimento di cui al comma 1, con l’individuazione di almeno due medici ospedalieri da indicare come personale medico di riferimento coinvolto per ogni corso di laurea in infermieristica”.

Nei corsi di laurea infermieristica – continua Biagiotti – le Scienze Infermieristiche sono la parte predominante dei crediti formativi previsti e la disciplina infermieristica non può essere assimilata a quella medica è oramai più che risaputo dalla comunità scientifica Internazionale.

Questo è una vera beffa alla professione che si è vista fino l’altro giorno stimata per quanto sacrificio e dedizione nell’affrontare il Covid -19 in prima linea.

La Federazione nazionale degli Infermieri (FNOPI) si sta già muovendo a livello governativo,  ma a  nome di tutti gli Infermieri di Pesaro Urbino la Presidente Laura Biagiotti, fa un appello alla politica locale che porti una voce di supporto per modificare questa indegna decisione a livello nazionale”.

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