FANO – La Polizia stradale di Cagli ha sottoposto a controllo nella zona industriale di Fano un automezzo che trasportava paglia.
I primi dati emersi dal cronotachigrafo hanno subito fatto emergere delle discrepanze che hanno richiamato l’attenzione degli agenti.
Grazie ad un più attenta ispezione, effettuata presso una officina qualificata, i poliziotti hanno rinvenuto un marchingegno elettronico collegato al cronotachigrafo che, se azionato al bisogno dall’autista con un interruttore nascosto nella cabina, bloccava il conteggio dei chilometri percorsi, della velocità e dei tempi di guida, facendo apparire di fatto il mezzo in sosta.
Lo strumento è naturalmente vietato dalla legge e rappresenta un pericolo per l’incolumità sia del conducente del mezzo pesante che degli automobilisti che ne condividono la strada.
L’applicazione di questi tipi di escamotage, finalizzata alla paralisi del sistema di centralina digitale per eludere il controllo sulla “scatola nera” del mezzo, fanno sapere dalla Polizia, compromette seriamente, diminuendola, l’efficienza di tutti i sistemi di bordo, compreso l’impianto frenante.
Il camion, che secondo le registrazioni di bordo proprio nel momento del controllo risultava fermo, era condotto da un camionista cinquantenne di Jesi, dipendente di una ditta di Terre Roveresche, il quale è stato immediatamente fermato per le tutte le ulteriori verifiche tecniche.
La Polizia Stradale ha proceduto a contestargli l’infrazione, a ritirare la patente professionale e al sequestro del congegno elettronico.
Gli agenti hanno inoltre effettuato le previste segnalazioni agli Albi professionali di appartenenza e al competente Ufficio Provinciale del Lavoro ed inoltre sono state contestate violazioni anche a carico della ditta proprietaria del veicolo per la responsabilità concorsuale.