Il Metauro
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Scuola e Università in sciopero, sit in piazza Roma ad Ancona

Giovedì 31 ottobre sciopero dei lavoratori del settore istruzione e ricerca. FLC CGIL organizza un sit in in piazza Roma ad Ancona

sciopero scuolaANCONA – Il mondo della scuola e dell’università è in sciopero. La CGIL organizza un sit in giovedì 31 ottobre in piazza Roma alle ore 9.30.

“Il Contratto istruzione e ricerca è scaduto da due anni – si legge nella nota del sindacato – e le ultime leggi di bilancio hanno stanziato risorse di gran lunga al di sotto rispetto all’inflazione maturata nel triennio di riferimento.

Infatti a fronte di un’inflazione reale di circa il 18% i finanziamenti previsti comportano aumenti pari al 5,78%, con un differenziale di oltre il 10% rispetto a quanto necessario a garantire la piena tutela delle retribuzioni del personale.

Si chiede al personale di rinunciare a più del 10% degli aumenti retributivi necessari soltanto per mantenere lo stesso potere d’acquisto.

E ciò avviene con una inaccettabile disparità di trattamento con gli altri settori della PA rispetto alla media generale del pubblico impiego di circa il 18% in meno”.

Il sindacato chiede di FERMARE L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA DEI CONTRATTI salvaguardando la dimensione nazionale del contratto contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca.

Si riafferma la CENTRALITÀ DEL CONTRATTO COLLETTIVO quindi è il contratto di lavoro a definire l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione, l’ordinamento professionale e la valorizzazione del personale.

STESSO LAVORO, STESSI DIRITTI combattere il precariato per rendere stabile il lavoro, cancellare l’abuso dei contratti a termine e riconoscere gli stessi diritti di chi lavora a tempo indeterminato.

Uno specifico finanziamento per consentire la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari della Ricerca. Nelle Marche, questo anno scolastico sono già stati stipulati oltre 6000 contratti a tempo determinato al personale docente, ATA ed educativo.

Il sindacato chiede inoltre la sospensione immediata dell’emanazione dei bandi dei prossimi concorsi PNRR nel settore scuola fino ad assorbimento degli idonei di precedenti concorsi.

Il recupero del taglio operato per il 2024 al Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università, che è stato di 530 milioni di euro, e che mette a repentaglio la sostenibilità finanziaria di diversi atenei, la tenuta del sistema universitario nel suo complesso già fortemente sotto finanziato, le retribuzioni del personale.

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