Il Metauro
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Sabato 23 maggio torna il mercato settimanale nella città ducale

Nuova organizzazione delle bancarelle per garantire maggiore sicurezza. Aree di entrata e di uscita. Si raccomanda di indossare mascherina, guanti e mantenere la distanza di 1 metro fra le persone.

urbino mercato settimanaleURBINO – Sabato 23 maggio torna il mercato settimanale lungo Viale Bruno Buozzi.

Seguendo quanto prescritto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, saranno adottate tutte le misure necessarie affinché il pubblico si possa muovere in sicurezza: la zona sarà delimitata, ci saranno specifiche aree di entrata e di uscita, e le bancarelle saranno maggiormente distanziate fra loro.

Inoltre, ci sarà una suddivisione più netta fra la parte del mercato dove si vende cibo e quella dove ci saranno altre merci.

A tutti sarà chiesto di adottare le misure di prevenzione a cui ormai siamo abituati: indossare la mascherina, i guanti, mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro fra le persone, rispettare tale distanza anche quando si è in fila in attesa di acquisti, e rimanere all’interno dell’area del mercato solo il tempo strettamente necessario per le compere.

Gli urbinati sono molto affezionati al “loro” mercato del sabato mattina allestito nella zona fra il monumento a Raffaello Sanzio e la Fortezza Albornoz.

Si tratta di un appuntamento “sociale”, non solo di un luogo dove fare compere. A causa delle misure di prevenzione contro la diffusione del Covid-19, per molte settimane lo svolgimento del mercato era stato sospeso.

Dal 9 maggio era stato possibile riattivare la parte dedicata al cibo, ma dal prossimo 23 maggio ci potranno essere tutte le categoria merceologiche.

Fortunatamente l’area è molto ampia e con le adeguate attenzioni, tutto si potrà svolgere in sicurezza. Ognuno sarà chiamato a rinnovare quei comportamenti di responsabilità dimostrati efficacemente negli ultimi mesi, in modo che frequentare il mercato possa essere un’esperienza piacevole, anche se non potrà ancora essere quel punto di bella socializzazione dell’epoca pre-Covid19.

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