FANO – “Come cooperativa sociale Labirinto siamo fiduciosi nell’evolversi della situazione del centro diurno Margherita, servizio che assiste persone con forme di demenza nei diversi stadi della malattia con compromessa attività fisica, psichica e sensoriale.
È di ieri sera l’approvazione del Consiglio Comunale di Fano della delibera, su proposta dell’assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti, che destina oltre 40.000 euro per il centro, un segnale importante e incoraggiante per il riavvio del Margherita; un volano che ha innescato una reazione positiva in altre amministrazioni a collaborare per la riattivazione della struttura.
Seguendo l’esempio del Comune di Fano – prosegue la nota della Cooperativa – infatti il Consiglio della Regione Marche ha già ratificato la proposta del vice presidente Renato Claudio Minardi a stanziare un contributo di 20.000 euro a favore del centro, nell’attesa del prossimo incontro con il Presidente Luca Ceriscioli di lunedì 3 agosto.
Con l’approvazione delle due delibere, il Comune di Fano e la Regione Marche stanno dimostrando di comprendere pienamente le difficoltà degli utenti, delle loro famiglie e degli operatori, e stanno intraprendendo insieme a tutti i soggetti coinvolti, tra cui la nostra cooperativa, un percorso condiviso per risolvere concretamente questa difficile situazione.
Sicuramente le quote messe a disposizione rappresentano un gesto importante per i familiari degli utenti e per i nostri soci lavoratori, un chiaro segnale che le amministrazioni hanno compreso la gravità del momento.
Questi contribuiti, sebbene non risolutivi, sono un primo passo che permetterà di compensare parzialmente i maggiori costi di gestione dovuti inevitabilmente dalle severe disposizioni per contenere la diffusione del covid-19.
Indipendentemente dal periodo in cui gli utenti del Margherita potranno cominciare a frequentarlo di nuovo, e ci auguriamo una data più vicina possibile, la riapertura del centro si porterà con sé alcune importanti cambiamenti prioritari per la tutela degli ospiti e dei soci lavoratori impiegati.
Saranno necessarie forniture costanti di dispositivi di protezione individuale per gli operatori, sarà fondamentale adeguare la struttura, operatori e utenti ai nuovi protocolli per la sicurezza e, altrettanta importanza sarà data all’individuazione di nuove modalità di erogazione del servizio di trasporto e di mensa.
Cambiamenti e interventi straordinari che graveranno sulla sostenibilità economica della gestione del centro e che implicano la collaborazione di tutti: famiglie, enti e operatori.
Il nostro lavoro va nella direzione di dare la possibilità a tutti di ricominciare a frequentare il centro e, se si renderà opportuno, ci organizzeremo per rimodulare la presenza degli utenti, contingentando gli ingressi e l’intensità della frequenza nella prima fase della riapertura del Margherita, tenendo sempre conto delle loro esigenze e delle necessità dei loro familiari per alleggerire e dare sollievo a quante più famiglie possibili.
Il nostro obiettivo è fare in modo che tutte le persone che fino a 4 mesi fa hanno frequentato il centro possano continuare a farlo di nuovo e al più presto.
Nonostante durante l’emergenza sanitaria operatrici ed operatori si siano organizzati per mantenere vivi i rapporti con utenti e famiglie attraverso un chat nella quale vedersi e proporre attività quotidiane, è la vicinanza, la presenza, il rapporto che si instaura con ciascun utente nel rispetto del valore della sua persona, che rende importante il servizio del Margherita.
Ci auguriamo che il centro possa riaprire quanto prima anche per garantire agli operatori una continuità lavorativa e salariale.
Siamo una cooperativa sociale e tra i nostri valori fondanti abbiamo il benessere e l’occupazione dei nostri soci, valori da tutelare e preservare nonostante la crisi scaturita dall’emergenza sanitaria.
Grazie all’interessamento e agli sforzi congiunti del Comune di Fano e della Regione Marche e di altre amministrazioni che seguiranno il loro esempio, confidiamo che nel giro di qualche giorno possano esserci novità positive per i nostri utenti, le loro famiglie, le nostre socie e soci che operano nel servizio”.