PMP Pesaro Primo Maggio, una maratona di artisti online
Un cartellone molto ricco con più di 130 artisti e intellettuali che hanno aderito al progetto di solidarietà per sostenere SOS Pesaro.
PESARO – Sarà una festa corale della cultura, l’evento di solidarietà con cui Pesaro Città Creativa Unesco della Musica celebra il Primo Maggio.
Venerdì – dalle 16 alle 19 – una maratona di 30 contributi video direttamente da casa degli artisti, tra musica, teatro, lettura e letteratura, da seguire in diretta sulle pagine fb Comune di Pesaro e Pesaro Cultura e sul gruppo Casa Pesaro.
L’evento è promosso dal Comune di Pesaro e AMAT con il sostegno di Riviera Banca e nasce per rilanciare la raccolta fondi ‘SOS Pesaro’, destinata alle famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria.
Il cartellone è ricchissimo – specchio di un’offerta culturale vasta e articolata, e pronta a ripartire – con più di 130 artisti, musicisti e intellettuali che hanno aderito al progetto fornendo il proprio contributo appassionato ciascuno nel proprio ambito.
Ce n’è per tutti i gusti. Le esibizioni smart si alterneranno alle riflessioni del sindaco Matteo Ricci con: Gilberto Santini direttore Amat, Cristian Della Chiara direttore organizzativo della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema e responsabile relazioni istituzionali del Rossini Opera Festival, Lucia Ferrati presidente dell’associazione ‘Le voci dei libri’, il giornalista Luca Petinari.
Il palinsesto si apre alle 16 dal Teatro Rossini (naturalmente senza pubblico) con l’intervento di Daniele Vimini assessore alla cultura e si chiude alle 19 nuovamente a teatro con la forza della poesia di Gianni D’Elia che leggerà la sua ultima creazione: Al suon di lei.
Fra le 16 e le 19, tre ore ‘belle’ e solidali per emozionarsi, godere della bellezza di note e parole, riflettere sul valore essenziale della cultura e dei mestieri dell’arte e ricaricarsi di energia positiva. Senza scordarsi di donare per SOS Pesaro (si dona con carta di credito sulla piattaforma GoFundMe https://www.gofundme.com/f/sos-pesaro-emergenza-covid19 oppure sul conto corrente IBAN IT27S0882613303000000109506).
E per chi dona almeno 50 euro, in regalo la t-shirt PMP che verrà indossata dagli artisti durante le esibizioni.
GLI ARTISTI COINVOLTI
MUSICA
NICOLA ALAIMO
Straordinario artista che ha dedicato la sua vita al belcanto, a luglio festeggerà i suoi 23 anni sul palcoscenico. Pesaro è ormai la sua seconda città del cuore, ma la solarità, lo spirito e il fuoco della sua Sicilia sono parte del suo carattere, sia come artista che come uomo. Dopo esser stato Don Magnifico ad Amsterdam e uno splendido Falstaff al Teatro Massimo di Palermo, anche Alaimo è a casa in questi giorni, in attesa di ripartire con un fittissimo programma che lo vedrà interpretare, tra i primi impegni, Mustafà a Vienna (debutto nel ruolo) e il Dottor Malatesta (Don Pasquale, di Donizetti) al Festival di Pentecoste di Salisburgo, al fianco di Cecilia Bartoli. La sua dedica a PMP sarà una sorpresa!
CONTAINER 47
L’ambizione di coniare nuovi idiomi, rifuggendo pertanto quelli prefabbricati, è del tutto evidente nelle elucubrazioni sonore dei Container 47. Fra ibridi prodigiosi, che tentano di fondere l’emocore con il rumorismo, le voci sguaiate con i fruscii di una televisione lasciata accesa su un canale disturbato, si fa largo un portamento surreale, enfatico. Container 47 è una sigla performante che racchiude il coraggio della sperimentazione, traduce manipolazioni di sorgenti sonore naturali, deformandole, moltiplicandole, amplificandole e vivisezionandole. Container 47 è una sigla che viene usata in maniera intensa, per costruire armonie sature di rumore. Manu Magnini (guitar, vox), Filippo Angelucci (basso), Roberto Baioni (drums), Federico Matese (guitar).
FILARMONICA ROSSINI
La FGR Filarmonica Gioachino Rossini nasce grazie all’impegno di numerosi musicisti, professionisti con consolidata esperienza in attività artistica nazionale ed internazionale. Esordisce il 21 febbraio 2014 all’Auditorium “Pedrotti” del Conservatorio G. Rossini di Pesaro ottenendo subito importanti riconoscimenti di pubblico e critica. La FGR si identifica in un progetto qualitativo, fortemente radicato nella terra di Rossini, affrontando gli sviluppi della cultura musicale del territorio e promuovendo il concetto di musica come educazione alla bellezza ed alla creatività; ideale perseguito che dimostra come perfezione e talento siano frutto di impegno e cura. Su queste direttrici costruisce la sua missione, dando grande valore alla musica come momento di formazione, aggregazione e condivisione.
GIOACHINO ORCHESTRA
Dall’anno della sua costituzione, nel 2012, la Gioachino Orchestra ha mantenuto l’obiettivo di dare occasioni esecutive a giovani strumentisti, realizzando concerti in teatri e spazi architettonici di particolare valore storico-artistico, per diffondere la cultura della Musica e dell’Arte tra le giovani generazioni. I suoi componenti provengono dall’intero territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, ma non solo: a unirli l’opportunità di maturare non soltanto le personali competenze strumentali, ma anche la capacità di “ascolto dell’altro”, aspetto determinante e fondamentale per la crescita del singolo. Un’Orchestra formata da giovanissimi straordinari artisti
I GASTONE
I Gastone nascono a Gabicce. Il duo, formato da Leonardo Antinori e Marco Bertuccioli, esordisce nel 2017 con il loro disco omonimo, pubblicato per Mattonella Records edito da Bomba Dischi. OndaRock lo definisce “baroque-pop”, con ritmi matematici che scandiscono un universo sonoro fatto di arpeggi eterei e psichedelici. I Gastone sfuggono ai canoni del nuovo cantautorato pop, si collegano però all’alt-rock italiano trasportandolo nel paradigma delle loro influenze internazionali: King Crimson, Nick Cave & The Bad Seeds e Allan Holdsworth. Il secondo album dei Gastone nasce con la scomparsa dell’omonimo cane fra le onde del mare Adriatico in una riviera senza ombrelloni. I Gastone sono: Leonardo Antinori (testi, batteria, voce, chitarra, tastiere), Marco Bertuccioli (chitarra), Tommaso Tarsi (basso) e Edoardo Brandi (violino).
KWERTCHA Federico Moschetti
Kwertcha è il debutto di Federico Moschetti con il suo progetto di elettronica che egli stesso definisce linfatica. Attualmente di stanza a Melbourne, dopo un trascorso come fonico nei circuiti di musica elettronica (e non solo) in tutto lo stivale, il progetto Kwertcha funge come tramite digitale di connessione con la sua terra natìa, mentre tra le produzioni cerebrali dei suoni brani si attivano le sinapsi di una ricerca sonora ma anche interiore.
LUCY ANNE/ GUIDO BRUALDI
Guido Brualdi, in arte Lucy Anne, è un cantautore crepuscolare e magnetico, capace, fin dal suo esordio sulla scena, di regalare massicce dosi di emozioni strette in un sonwriting crepuscolare e intimo. Brualdi è anche un illustratore e fumettista, ironico e sagace. Quando suona si fa chiamare Lucy Anne, progetto solista chitarra e voce, col quale presenta in giro per l’Italia i suoi fumetti Luciana, Prima di Luciana e Mememen, pubblicati con Incubo alla Balena
MARCO MENCOBONI
Clavicembalista e organista è originario di Macerata, ma vive a Pesaro da quasi 30 anni. Vanta una carriera ricca di successi come direttore del suo gruppo internazionale, con cui ha appena diretto l’Otello di Rossini a Malta, e insegna all’Accademia Rossiniana, su richiesta di Alberto Zedda, dal 2013. A PMP propone il brano di un compositore importante del 600 italiano, Bernardo Storace, autore particolarissimo perché non si sa niente di lui: le uniche testimonianze arrivano da un suo libro di composizioni per il clavicembalo davvero straordinario. Il brano si intitola “Ballo della battaglia” proprio perché siamo in battaglia: è allegro e gioioso e dà un senso di forza, determinazione e orgoglio, per la sua potenza musicale.
MARIA ANTONIETTA
Tra le voci femminili italiane Maria Antonietta è sicuramente tra le più originali. Riferimento di spicco della scena musicale pesarese, è ormai nota e apprezzata in tutta Italia e non solo. I suoi testi sono di geniale realismo, ma anche velati di una vena poetica senza alcuna retorica e, come grinta, non la batte davvero nessuno. Un carattere forte e determinato in una figura dolce e gentile, che sa arrivare dritta fino in fondo ai sentimenti. Ossessionata dagli studi di genere, dalla storia delle donne e dall’arte medievale cerca di far quadrare tutte le sue passioni nella musica, il che è quasi come costruire una cattedrale. La sua esibizione viaggerà tra poesia e musica.
OGGI JOHNNY
Il complesso musicale pesarese, che porta avanti l’eredità dei Camillas, oggi orfani di Mirko/Zagor. Il loro sound affonda le radici nella musica pop italiana anni 70, quando la musica era musica e l’internet non aveva ancora creato false illusioni nelle persone che amavano la musica e la chiamavano musica, perché allora la musica era musica. Sono pronti a durare meno del tuo battito di ciglia. OGGI JOHNNY: non fidarti della musica che non è musica.
ORANGE LEM
Una band wave pop, sinth pop, elettro pop, composta da Marco Braca (voce, micro korg), Marco Delfattore (sintetizzatori), Roberto Cogliano (batteria elettronica, drum machine). Un trio electro tutto pesarese e attivo dal 2007 che porta avanti un unico obiettivo: la ricerca del suono elettronico ed essenziale. Sonorità wave e krautrock. Dopo vari cambi di formazione raggiungono la stabilità definitiva nel 2017 con una formazione minimale che porta avanti un unico obiettivo: la ricerca del suono elettronico ed essenziale. In questi anni il gruppo si è sintetizzato in tre figure inscindibili propense alla creazione di tracks elettroniche, artigianali e meticolose. Gli anni 80 non sono mai stati così vicini, a new romantic band.
ORCHESTRA OLIMPIA
L’Orchestra Olimpia è un ensemble sinfonico tutto al femminile, nuova formazione di Pesaro Città della Musica, nata da un’idea di Roberta Pandolfi, pianista, e Francesca Perrotta, direttore d’orchestra, che ha debuttato l’8 marzo 2019 al Teatro Rossini. È formata da circa 36 elementi, che provengono sia dal nostro territorio che da altre parti d’Italia, con italiane che lavorano anche in Belgio e in Svizzera. Alcuni elementi vengono dalle orchestre delle Marche, dalla Sinfonica Rossini e dalla Filarmonica Rossini, oltre che dall’Orchestra senza spine di Bologna e dall’Orchestra Giovanile Italiana.
OSR ORCHESTRA SINFONICA ROSSINI
L’Orchestra Sinfonica G. Rossini (OSR), con doppia sede a Pesaro e Fano, porge molta attenzione alla formazione. Organizza progetti come La Scuola va a Teatro, Festival Giovani per la Musica e il concorso Giovani in Crescendo, per cui ha ottenuto il riconoscimento di eccellenza culturale dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur). È ideatrice, organizzatrice ed interprete di Sinfonica 3.0, stagione sinfonica di spicco a livello nazionale, mentre nel periodo estivo organizza due stagioni sinfoniche di altissimo livello, Vitruvio 3.0 a Fano e I Concerti Xanitalia a Pesaro. È promotrice del solido legame tra Pesaro e Kakegawa in Giappone.
SORIA
I Soria sono sia figli che padri fondatori della scena alternativa anni ‘90. Dopo aver aperto la strada alla scena odierna scelgono di tornarci ma restando profondamente legati alla cultura e all’attitudine indipendente che loro hanno creato (da padri) ma che li ha anche formati (da figli). Con il sorriso in faccia di chi mette su una band assolutamente fuori moda, il progetto di Stefano Tombari (Sprinzi, The Miles Apart) mescola essenziali e diretti: Lorenzo Guccini, Carlo Minucci e Paolo Garulli, membri rispettivamente dei Montezuma, Turbopeluches e Sybil Vane. Il risultato è una perfetta unione di intenti. Per ridare equilibrio alla scena o meglio, per ridefinire il sottosuolo dell’indie italiano, i Soria traghettano il post rock, l’alternative e l’emo rock verso una straordinaria abilità compositiva e di esecuzione. Il disagio generazionale della provincia, la teenage-angst di Mascis e gli anni ’90 passano attraverso melodie chitarristiche che scaldano tutto il panorama attuale di una nostalgia emocore di cui avevamo bisogno, dopo esserci persi nel gelo di vuoti riverberi e tecnologie strumentali. Nel gruppo: Stefano Tombari, Lorenzo Guccini, Carlo Minucci, Paolo Garulli.
SOVIET SOVIET
I Soviet Soviet iniziano a farsi conoscere nel 2009 con una manciata di singoli auto-prodotti e un tour di date incessanti, “Endless” è il loro secondo album, nato durante i soundcheck dei tour e durante la pausa dai live dell’anno scorso. E’ una storia intensa, una cosa pura, che racconta un passato, un’educazione e un ragionamento introspettivo e personale, ma è anche una metamorfosi e l’inizio di una nuova vita. È un lavoro per molti aspetti più complesso anche dal punto di vista dell’arrangiamento stesso dei brani. Il frutto di un lavoro lungo e ragionato, fatto di sperimentazioni e di innovazioni ma sempre legato al loro modo “istintivo” di suonare e di intendere la musica. Alessandro Costantini (chitarrista), Andrea Giometti (voce/basso) e Alessandro Ferri (batteria).
TANTE ANNA
I Tante Anna sono Alessandro Baronciani e Thomas Koppen. Sono in due e suonano chitarra, basso elettrico e batteria elettronica. Suonano come se i Promise Ring avessero ascoltato 17Re a sedici anni. Dai suoni dark, scuri e garage, levigati come una scultura di una madonnina nera. Alessandro e Thomas si conoscono fin da quando erano bambini, ma si sono incontrati musicalmente solo qualche anno fa, quando ancora esistevano le sale prova nella Città della Musica. I Tante Anna sono un trampolino di lancio verso altre questioni: l’evoluzione della percezione della musica italiana, innanzitutto, verso una concezione onnicomprensiva di tutto ciò che non è prodotto televisivo.
TELIOS DE LORCA
Telios de Lorca è un duo marchigiano di musica strumentale. Non solo concerti ma anche colonne sonore e performance teatrali. Telios De Lorca è l’Autore, Marco e Davide sono gli strumenti, computer, batteria, percussioni e cordofoni sono i mezzi. Telios è il Duende che necessita di un corpo vivo, estro inspiratore che si fa sangue. Questo spirito respinge la dolce geometria, rompe gli stili. per crearne di nuovi; maestro dei grigi, vive paradossalmente sia nelle dissonanze che nelle armonie più auliche e soavi, si manifesta chiaramente nelle ritmiche più tortuose e si nasconde in quelle più elementari. Telios il Duende, è quella spinta creativa che porta con se l’Arte delle Muse, l’intima essenza; è quella tensione verso l’ignoto che si manifesta attraverso la volontà della Musica, che ignora il mondo ma allo stesso tempo lo genera.
TURBOPELUCHES
I Turbopeluches nascono tanti anni fa quando tre, in fila alla cassa per pagare la pizza appena consumata, incrociano gli altri due per caso e gli dicono “oh, volete suonare con noi?”. Dopodichè sminuzzano in tutte le sfaccettature il rock ragionevole, di cui sono capostipiti, derivandolo con tutto quello che gli viene in mente. Un po’ tutto e un po’ niente. Nel giro di 4 giorni registrano un disco ma poi ci lavorano sopra più di un anno, solo per dimostrare quanto siano sfaccendati. Le loro performance sono note per essere un giusto mix tra teatro e musica. Giovanni Livi (voce), Carlo Minucci (chitarra/chitarra baritona / synth), Rodolfo Brocchini (chitarra), Lorenzo Scarpetti (basso), Roberto Branchini (batteria).
WUNDERKAMMER ORCHESTRA
“Restituire tutti i colori di un’orchestra, levando le masse, per una musica da camera…delle meraviglie”: questa è la definizione della Wunderkammer Orchestra data dal suo stesso ideatore, il pianista e compositore pesarese Paolo Marzocchi, al momento della sua nascita, il 1 gennaio 2017. Tra gli obiettivi della Wko c’è anche quello della formazione di giovani in un campo specifico come quello della musica da camera. Accanto all’attività dell’orchestra l’associazione che organizza incontri, tavole rotonde, masterclass e concerti di altri artisti, eccellenze sia italiane sia straniere.
TEATRO
GIUSEPPE ESPOSTO
Originario di Palermo, vive a Pesaro da 10 anni ed è una delle più significative voci del teatro italiano. La passione per il teatro è iniziata a Reggio Emilia a 17/18 anni. Da lì l’esperienza in gruppi di teatro sperimentale nel reggiano, poi il passaggio a Bologna con gli studi al Dams e la frequentazione di molti corsi propedeutici alla scuola della Galante Garrone, al Teatro delle Moline e a Teatri di Vita. A Pesaro collabora con l’associazione Amici della Prosa per dei seminari e spettacoli nelle scuole superiori, ed è anche nella giuria di selezione delle opere del festival Gad. Collabora con il Teatro Linguaggi e Fabrizio Bartolucci con cui ha portato in scena diversi spettacoli. Esposto proporrà ‘Teatro dell’obbligo’ di Karl Valentine, una divertente e irriverente provocazione sulla diffusione del teatro scritta un secolo fa, ma attualissima.
FRANCESCA GABUCCI
Classe 1989, inizia a frequentare e collaborare con Lucia Ferrati, Pietro Conversano e Francesco Calcagnini mentre studia al Liceo Mamiani. Si laurea in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità presso l’Università di Firenze con una tesi in letteratura greca. Si diploma alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna nel 2016. In questi anni ha lavorato con registi come Michele Sinisi (Miseria&Nobiltà, Promessi Sposi), Federico Tiezzi (Scene da Faust, Play Plauto, Gli occhiali d’oro), Robert Wilson (Oedipus). Ha curato personalmente la regia di un suo Macbeth nel 2017 e Molière Suite, che ha debuttato a gennaio 2020. Francesca proporrà un rocambolesco viaggio da Molière a McCarthy per raccontare l’avventurosa vita dell’attore e il dramma in cui stiamo vivendo.
CLIO GAUDENZI
Classe 1982, Clio è laureata in conservatorio, ma non si definisce musicista. Ha lavorato a Pontedera, seguendo le orme della mamma attrice, e con Emma Dante. Ora collabora con il Circo Paniko e con la Compagnia delle Meccaniche Semplici. È un’artista poliedrica, capace di affascinare e coinvolgere anche in ruoli di stravagante presentatrice di eventi. La sua formazione è in continua evoluzione e, non a caso, proporrà un piccolo gioiello che tiene insieme teatro, mimo e danza.
LUCIA LEONARDI
Lucia ha 24 anni e vive a Parigi, dove ha colorato il sogno di studiare all’École Internationale de Mime Corporel Dramatique, con uno sguardo su cosa sta succedendo nel campo teatrale francese. È così che ha incontrato il Théâtre du Soleil e la sua storica compagnia di cui ora fa parte come stagista e traduttrice. La sua passione è nata al corso di teatro del liceo Mamiani e si è sviluppata con la compagnia amatoriale pesarese Teatro Accademia. Prima di Parigi, si è formata alla Scuola di Alessandra Galante Garrone a Bologna. Il suo sarà un pezzo di mimo corporeo di repertorio di Étienne Decroux che dà corpo al lavoro di una lavandaia sognatrice.
JACOPO SORBINI
Attore pesarese classe 1990, ha iniziato il suo percorso artistico e professionale a Roma e nel 2011 entra a far parte della Compagnia dei Giovani del Teatro Vascello sotto la direzione artistica di Manuela Kustermann. Nel 2013 entra nel cast di Rugantino al Teatro Sistina per l’allestimento di Enrico Brignano, mentre nell’anno successivo è il dialect coach di Luca Zingaretti, nel film “Tempo instabile con probabili schiarite” di Marco Pontecorvo. Si diploma nel 2017 alla Scuola di Teatro “Luca Ronconi” del Piccolo Teatro di Milano e nel 2018 è già in tournée come unico attore della compagnia in un riallestimento della Carmen all’interno del progetto OperaEducation di Aslico. Ha da poco concluso una tournée nazionale che lo ha visto in scena al fianco di Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Monica Nappo e Paola Senatore nello spettacolo “Il silenzio grande” scritto da Maurizio de Giovanni e diretto da Alessandro Gassmann. Per PMP Jacopo propone un classico: il monologo di Biron da Pene d’amor perdute di William Shakespeare.
CARLO PAGNINI
L’erede della poesia, della sensibilità e contemporaneamente della “tigna” pesarese, costruita sulla vita vera, vissuta a 360° è Carlo Pagnini, poeta e scrittore raffinato vero cantastorie di una memoria storica, fatta di aneddoti e momenti importanti della nostra città. Ironia, umorismo e grande delicatezza nel narrare il quotidiano, tanto che la sua rubrica su facebook ha ogni giorno migliaia di lettori. Cinismo e ironia, la drammaticità di ogni situazione che viene immediatamente trasformata in qualcosa di comico: i versi di Pagnini nascono dalla sua profonda ammirazione per Pasqualon. Il poeta del dialetto pesarese reciterà ‘El lat in polvra’ mostrando una volta di più la sua classe cristallina di attore e autore ma anche una straordinaria confidenza con un metodo così nuovo di comunicazione.
LETTURA E LETTERATURA
LE VOCI DEI LIBRI
Associazione culturale di promozione sociale che conta oltre 100 lettori di tutte le età, si è costituita il 24 aprile 2019 ed è uno dei partner del progetto Pesaro città che legge. Tra i suoi scopi ci sono quelli di rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, ridare valore all’atto di leggere come bene comune su cui investire, promuovere il libro e la lettura, riconoscere l’accesso alla lettura quale diritto di tutti. Un modo per diffondere il sanissimo virus della lettura: a qualsiasi età può essere una passione contagiosa. In questa occasione, le Voci dei Libri propongono una dedica a Louis Sepulveda e Gianni Rodari.
RODOLFO BATTISTINI
Laureato in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Urbino, si è specializzato in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna all’Università degli Studi di Bologna. Ha collaborato con l’allora Soprintendenza per i beni Ambientali e Architettonici delle Marche e ha coordinato e partecipato alla pubblicazione di cataloghi museali e a convegni internazionali sulla pittura quattrocentesca nelle Marche. È stato vicedirettore della rivista “Marche. Cultura e Comunicazione”. È autore di numerose pubblicazioni sul recupero dell’antico nell’arte moderna, sul Seicento bolognese, la natura morta del Settecento, la pittura veneziana e napoletana dell’Ottocento. ‘Leggerà’ il dipinto San Francesco nel deserto di Giovanni Bellini, conservato a New York. La tela rappresenta Francesco che, dopo un lungo periodo di reclusione e meditazione, esce all’aperto e rimane incantato dallo spettacolo del creato; l’opera sembra una bellissima metafora dell’attuale forzata reclusione ma vuol essere anche un augurio a provare la stessa meraviglia verso tutto ciò che ci circonda una volta usciti.
ENRICO CAPODAGLIO
Critico letterario e docente al Liceo scientifico “G. Marconi” di Pesaro, nato a Recanati nel 1954, ha scritto un libro sulla ragione poetante in Nietzsche (Nietzsche e la fenomenologia dell’interminabile. Autocritica della ragion poetica, Corbo 1983) ed è autore di studi su Leopardi, Melville, Thomas Mann, Bernhard, in un orizzonte di ricerca letteraria e filosofica. Tra i suoi libri Diciannove novelle sulla bellezza (Transeuropa 1998), il romanzo Galleria del Vento (Stibu 2001), il saggio Il volto chiaro. Storie critiche del ‘900 italiano (Marsilio 2003). È redattore di “Istmi”, che ha dedicato due volumi a Volponi, e collabora con “Strumenti critici”. Nel palinsesto del Primo Maggio non poteva non ricordare lo scrittore che ha fatto del mondo del lavoro uno dei suoi temi ricorrenti: Paolo Volponi. Capodaglio offrirà una suggestiva analisi del percorso dell’autore urbinate attraverso le opere Corporale, la Macchina mondiale, Le mosche del capitale e Memoriale.
GIANNI D’ELIA
Poeta dell’impegno civile, oggi più che mai, D’Elia si ritrova a scrivere del sentimento di precarietà storica di una generazione intera, con dei versi che restituiscono l’osservazione di questa realtà in tutta la sua criticità. Ai tempi del Coronavirus, il poeta pesarese ha composto un poema dedicato a questa emergenza, legato a delle riflessioni che vanno da Pasolini a Focault, attraversano l’Inferno di Dante e sbocciano ne La ginestra di Leopardi. Usa le parole per insorgere contro le ingiustizie politiche come per cantare la natura; la sua opera si muove nella tradizione della poesia civile di Leopardi e Pasolini. Per PMP, D’Elia leggerà la sua più recente e ancora inedita creazione: ‘Al suon di lei’.