PESARO – “Siamo convinti che non può e non deve passare l’idea che la Rete, il web, siano una terra dove viene garantita l’impunità, dove ciascuno può diventare istigatore di odio.
La libertà di espressione e di opinione non può trasformarsi in insulti e minacce, per questo è ancora più evidente la necessità di una legge contro i reati di odio verso omosessuali, trans e donne.
Per il PD di Pesaro Urbino il ddl a firma del deputato del pd Zan Alessandro – afferma Monica Scaramucci, Segretaria provinciale PD Pesaro Urbino – deve diventare la priorità del Parlamento, anche se siamo consapevoli che la legge da sola non basterà.
In Italia manca la cultura del rispetto delle differenze e la scuola ed ognuno di noi su questo deve porre l’attenzione cercando di Valorizzare ciò che ci unisce, piuttosto che quello che ci divide.
Crediamo sia condivisibile affermare che nella libertà d’espressione non si può includere l’incitamento all’odio. Ecco perché la libertà d’espressione, garantita dalla Costituzione, dev’essere bilanciata dal rispetto della dignità umana.
Stiamo già organizzando appuntamenti pubblici di approfondimento sul DDL in questione, dei quali daremo i dettagli a breve.”
“Un disegno di legge, come la discussione dello stesso possono portare ad un dibattito tra le parti per esprimere e sostenere posizioni diverse, è la sana dialettica democratica ma ciò non deve autorizzare nessuno a linguaggi o iniziative che fomentano l’odio, mettono in discussione i diritti umani o che ostacolano la piena attuazione delle pari opportunità di uno stato di diritto come il nostro” dice il Segretario PD Fano Alberto Bacchiocchi.
“Il testo base contro l’omotransfobia interviene sui reati di istigazione a commettere atti discriminatori o violenti e sul compimento di quei medesimi atti per condotte motivate dal genere, dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Estende ai reati comuni commessi per le stesse ragioni l’aggravante prevista dall’articolo 604-ter.” dice la Presidente PD di Fano e Assessora Pari Opportunità Sara Cucchiarini “Il linguaggio di odio crescente verso determinate minoranze che si alimenta soprattutto attraverso i social, richiede uno specifico intervento, il DDL nasce da questa consapevolezza ma al tempo stesso scongiura la limitazione della libertà di espressione: non verrà esteso all’orientamento sessuale e all’identità di genere il reato di “propaganda di idee” come oggi è previsto dall’art. 604 bis del codice penale per l’odio etnico e razziale.
Dunque nessuna limitazione della libertà di espressione ne censura ne bavaglio come stanno erroneamente dicendo alcuni in questi giorni, a sproposito, l’obiettivo è tutelare i diritti e la dignità di tutti e tutte, quindi anche delle persone lgbt”.