FANO – Da quattro secoli veglia sulla città per la quale è un punto di riferimento non solo spirituale ma anche culturale, grazie ad una comunità camaldolese piccola ma molto attiva.
Ancora una volta, è l’eremo di Monte Giove a rappresentare Fano ne “I luoghi del cuore”, l’iniziativa del FAI che ogni anno segnala i “tesori”, spesso nascosti e sconosciuti ai più, che ogni parte d’Italia può vantare; beni storici, naturali, artistici e culturali in genere.
“Considerando il numero dei potenziali votanti – afferma Enrico Tosi – ovviamente molto alto nelle grandi città, è molto difficile che una città medio-piccola possa arrivare ai vertici della graduatoria dei luoghi più “gettonati”; però, aspirare ai “piani alti” si può e si deve; per questo è forte l’invito rivolto ai Fanesi a partecipare a questa sorta di concorso.
Una massiccia partecipazione popolare – conclude Tosi – è importante anche per un altro motivo: dimostrare che la città ha i titoli per essere in futuro Capitale italiana della Cultura a cui si è candidata; portare all’attenzione nazionale come “luogo del cuore” un pezzo molto rappresentativo della città darebbe un piccolo ma significativo aiuto”.