Il Metauro
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La Cisl di Fano denuncia casi di lavoro nero e sfruttamento

I settori coinvolti sarebbero la distribuzione di volantini pubblicitari, i servizi di pulizia negli hotel ed il tessile

volantinaggio lavoro nero caporalato cislFANO – La denuncia è grave e viene dalla CISL di Fano: anche nel nostro territorio si stanno diffondendo fenomeni di lavoro nero e sfruttamento paragonabili al caporalato.

“Il nostro territorio – afferma Giovanni Giovanelli responsabile CISL – nonostante segnali di ripresa economica e l’aumento del dato occupazionale, registra ancora significativi numeri di disoccupati soprattutto tra le donne. In questa difficile situazione si stanno inserendo gravissimi fenomeni di sfruttamento della manodopera.

Alcune particolari lavori sono gestite da aziende che lavorano al limite della legalità: soprattutto avviene nella distribuzione del materiale pubblicitario e in alcuni settore produttivi quali l’agricoltura, servizi di pulizia in alberghi con fenomeni di intermediazione illecita di manodopera e aziende della filiera del tessile sempre più micro ma capillarmente diffuse nel nostro territorio ed in mano ad alcuni esponenti delle comunità cinesi pakistane e del Bangladesh.

In questo silenzioso proliferare di aziende create ad hoc per l’elusione contributiva fiscale  – continua Giovanelli – si sono inserite aziende per la distribuzione di materiale pubblicitario. I lavoratori sono sottopagati vengono trasportati con mezzi non idonei, sono sottopagati e sfruttati. Siamo di fronte al fenomeno del caporalato silenzioso e quasi invisibile ma presente e che recluta manodopera anche tra i richiedenti asilo politico e protezione umanitaria.

E’ un fenomeno dilagante – conclude Giovanelli – il quale va subito contrastato e fermato.  Chiediamo alle stazioni appaltanti le aziende che affidano servizi di distribuzione del materiale pubblicitario la verifica delle norme contrattuali e retributive. La Cisl di Fano chiede l’immediato intervento degli organi di vigilanza delle forze dell’ordine per sradicare dal nostro territorio questo fenomeno”.

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