Guardia costiera, sequestrati 425 kg di pesce e multe per 33 mila euro
Controlli della Guardia Costiera su tutto il territorio regionale alla filiera della pesca. Controllate 61 attività tra pescherecci, ristoranti, pescheriee
ANCONA – Nei giorni scorsi la Direzione Marittima delle Marche – Comando Regionale della Guardia Costiera – ha coordinato una serie di attività di controllo finalizzate alla tutela del consumatore finale e alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, nonché della salvaguardia degli stock ittici.
Su tutto il territorio regionale sono state effettuate un totale di 61 attività ispettive, che hanno riguardato 20 pescherecci, 9 pescherie, 17 ristoranti, 6 venditori ambulanti, 3 grossisti/piattaforme logistiche/mercati ittici, 2 spedizionieri doganali.
I controlli hanno portato all’elevazione di 20 sanzioni amministrative, per un valore di circa 33.000 euro e a 11 sequestri di prodotto ittico di diversa tipologia e specie, per un totale di circa 425 Kg.
Ai fini della tutela degli stock ittici, si segnala un’attività svolta nel porto di San Benedetto del Tronto che ha condotto al sequestro di 3 esemplari di tonno rosso sottomisura non dichiarati allo sbarco e rigettati in mare da un peschereccio, successivamente recuperati dai subacquei del Nucleo Sub Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.
Il comandante del peschereccio è stato quindi sanzionato per le violazioni commesse per un ammontare di oltre 5.500 euro e penalizzato con l’assegnazione di 8 punti in relazione alla gravità delle violazioni occorse.
Si registrano ancora sequestri di vongole per superamento dei limiti di pesca giornalieri consentiti per un valore totale, a livello regionale, di circa 170 kg, con sanzioni complessive pari a 7.500 euro.
Le violazioni riscontrate, oltre a costituire un pericolo per il consumatore finale e a contribuire a depauperare la risorsa ittica, penalizzano gli stessi addetti del settore che operano con onestà e nel rispetto delle regole.
Tra le violazioni più ricorrenti c’è l’errata/omessa indicazione di informazioni al consumatore e la mancanza di tracciabilità del prodotto, pertanto si raccomanda sempre di prestare la massima attenzione al momento dell’acquisto di prodotto ittico, facendo particolare attenzione alle informazioni poste sulle relative etichette.