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Giovanelli (CISL): “A Fano non servono altri metri cubi di cemento, va riqualificato l’esistente!”

Ex-caserma Paolini, Colonia Vittoria Colonna, Ospedaletto dei Bambini…

giovanni giovanelli cisl fanoFANO – Una sollecitazione arriva da Giovanni Giovanelli della CISL di Fano sulla necessità di riqualificare dei luoghi della città che potrebbero dare impulso culturale ed  economico a Fano, anziché autorizzare la costruzione di nuove strutture.

“Invece di costruire sul costruito, con l’avvio dei lavori di demolizione del Mulino Albani e dei nuovi spazi commerciali  in viale Piceno si attuano scelte esattamente contrarie.

La scelta di edificare nuovamente in viale Piceno – afferma Giovanaelli – contrasta palesemente con lo scheletro dei capannoni dell’ex zuccherificio, una cattedrale vuota che invece potrebbe essere destinata ad uso commerciale terziario,  evitando così  nuove costruzioni.  Invece di costruire sul costruito completando una incompiuta,  si autorizza l’edificazione di molti metri cubi sfruttando del nuovo terreno a pochi metri dai capannoni dell’ex zuccherificio.

Gli scempi urbanistici degli anni passati (ex zuccherificio, la urbanizzazione di Gimarra) non possono esser ripetuti ma occorre avere una nuova visione urbanistica degli spazi della comunità che ad oggi sono inutilizzati e si avviano verso il degrado: il Vittoria Colonna, l’ospedaletto dei bambini, la ex caserma dei militari…  si valorizzino questi edifici.

Perché non si crea nella ex caserma uno spazio  disponibile per il commercio (magari favorendo la filiera corta e i produttori  locali), per la sede dell’università, per un laboratorio tecnico scientifico, per l’applicazione delle nuove tecnologie per impresa 4.0  e  un luogo  che favorisca la socialità con spazi culturali, co-working, laboratori musicali. In molte città italiane anche più piccole di Fano si sono realizzate questa strutture che hanno generato socialità, cultura e occupazione.

La decisione – continua Giovanelli – deve essere presa anche per il Vittoria Colonna: l’unica struttura  ricettiva  dell’Enpam (ad oggi di proprietà dell’inps ) chiusa in Italia, evitando il suo lento ed inesorabile deterioramento. Utilizziamola come struttura recettiva turistica congressuale con i suoi spazi che possono esser utilizzati dalla comunità fanese (biblioteca, auditorium, sale per conferenze)  e  come struttura sanitaria per le cure palliative.

Riqualifichiamo urbanisticamente,  come avverrà per il Sant’Arcangelo, gli spazi della comunità Fanese  per finalità sociali culturali e turistiche: non servono altri metri cubi di cemento ma il riutilizzo e la riqualificazione di quelli esistenti per rendere ancora più attraente e fruibile il centro storico e la città”.

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