FANO – Per la Presidente di Confcommercio Fano Barbara Marcolini “aprire anche una settimana prima per le imprese del commercio significa moltissimo, sia dal punto di vista dei probabili incassi, che soprattutto come iniezione di fiducia nei confronti di una categoria che è ormai sfinita da questa situazione.
Ecco perché abbiamo contattato il Servizio Commercio della Regione Marche per sollecitare questo provvedimento visto che, come ormai si dice, anche altri settori come parrucchieri ed estetiste potrebbero aprire anticipatamente”.
La data del 18 maggio fissata per Decreto sembra agli operatori ancora lontanissima dopo gli oltre due mesi passati con le saracinesche abbassate ma per la Presidente Confcommercio di Fano “non si comprende come si possano far ripartire le fabbriche o i centri commerciali che sono stati sempre aperti, mentre si preclude la possibilità di lavorare al commercio tradizionale composto di microimprese dove la salute di clienti ed operatori può essere facilmente salvaguardata”.
“Ci servono gli incassi quotidiani che servono per pagare stipendi, affitti, merci e tutti i costi di gestione che sosteniamo ogni mese – conclude Marcolini – perché gli aiuti dallo Stato o dalle Amministrazioni locali sinora sono state parole al vento.
Il Governatore Ceriscioli deve capire la nostra situazione e sapere che se il percorso per tornare alla normalità sarà difficile e lungo, noi abbiamo la necessità di cominciare da subito a percorrere i primi passi, non possiamo attendere ulteriormente o sarà troppo tardi per la sopravvivenza economica delle nostre aziende ”.