FANO – La lettera inviata dal sindaco Seri al presidente uscente della Regione Marche continua a far discutere la politica cittadina. Ad intervenire è Teodosio Auspici di Sinistra per Fano che così commenta il documento.
“Abbandono volutamente toni concilianti per commentare la missiva del Sindaco Seri all’ormai ex Presidente Ceriscioli, in quanto colma di riprovevole retorica.
Non mi si venga dire “meglio tardi che mai” che questa volta proprio non basta. Un vano e, ad essere buono, poco elegante tentativo di uscir pulito e scevro di responsabilità sull’emergenza Covid e sulla situazione del Servizio Sanitario Regionale e Comunale, abbandonando la nave poco prima che affondi. Effettivamente più che una romantica lettera Semiseria sembra proprio la Poesia dei Morti.
Venendo allo scritto – afferma Auspici – si ritrovano una sequenza di pentimenti, cambi di opinione e di priorità con imbarazzanti ammissioni di colpa. Si dice:
- la pandemia ha rimesso al centro il tema universalistico della salute: quindi prima effettivamente non lo era;
- protocollo Comune di Fano e Regione Marche a suo tempo firmato, ancora al palo, totalmente sbagliato in quanto prevedeva a Fano il depotenziamento della medicina territoriale pubblica a favore di quella privata: scusate abbiamo sbagliato ora ci vuole il pubblico;
- abbiamo imparato che il sistema sanitario pubblico generalizzato è decisivo ma al contempo si plaude all’Azienda Marche Nord, quindi all’approccio aziendalistico della salute, dimenticandosi i tristi primati purtroppo avuti nella nostra provincia durante l’emergenza Covid;
- infine sequenza di buoni propositi e di ricette mai prima avvallate con richiesta di potenziamento del S. Croce e della medicina territoriale: signore e signori triplo salto mortale all’indietro;
- conclusione, richiesta di messa urgente in agenda di quanto scritto in missiva: richiesta avanzata ad un Presidente a fine mandato che non si ripresenta, cosa da far ridere se non si trattasse della salute dei cittadini.
Concludo dicendo che, per chi come me alle ultime elezione amministrative della nostra città ha intrapreso una strada diversa rispetto all’attuale amministrazione proprio a causa di una diversa visione di città e di sanità dove la discriminante fondamentale era il no alla clinica privata, queste capriole all’indietro non sono una consolazione ma purtroppo la conferma di quali grandi errori ha fatto il centrosinistra.
Se si vuole realmente rimediare, non diciamo le solite parole al vento ma assumiamoci le nostre responsabilità, dicendo tutto insieme No all’ospedale unico a Muraglia, Si ad un potenziamento del S. Croce di Fano e di tutti i presidi territoriali ed un No definitivo alla clinica privata”.