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A Fano i giovani in piazza per chiedere la Pace

Studenti delle scuole fanesi in piazza per chiedere la pace. Presenti anche il sindaco Seri, il Vescovo Trasarti, il sacerdote della comunità ucraina a Fano.

manifestazione pace_aFANO – Venerdì 11 marzo in Piazza XX settembre la città di Fano si è stretta attorno al popolo Ucraino. Una iniziativa, promossa e coordinata dall’assessorato alle Nuove Generazioni del Comune di Fano, dedicata al mondo delle scuole, che ha coinvolto l’Istituto Comprensivo Padalino, l’Istituto Comprensivo Gandiglio e Nuti, insieme al Liceo Nolfi Apolloni, Liceo Torelli, Istituto Polo 3 e Istituto Don Orione con la partecipazione del coro dei bambini dell’associazione “Tra le Note” che si sono esibiti in un inno alla pace con un loro brano.

“L’educazione alla alla Pace è l’unico unico destino possibile tra gli uomini” a parlare sono stati per primi i giovani con riflessioni, letture, citazioni e richieste di pace a cuore aperto, giovani cresciuti senza guerra che vogliono studiare nuovi capitoli di storia di pace, le scuole vogliono pubblicamente educare alla pace!

manifestazione pace b“Fornire armi all’Ucraina vuol dire fare un gioco al massacro – ha detto un ragazzo alla piazza – la guerra non si alimenta…nessuna guerra porta pace, io credo nella diplomazia con la D maiuscola, nel dialogo per il bene comune!”

“L’egoismo porta alla sofferenza – ha detto un’altra ragazza del liceo – ognuno crede nei propri obiettivi, ma la fiducia verso chi dovrebbe guidarci sta svanendo…”.

In seguito ai tanti interventi degli studenti il sindaco Massimo Seri ha detto ai presenti: “Questa città è vicina alla comunità Ucraina! La piazza è piena di giovani studenti e questo ci riempie di speranza, i giovani ci hanno insegnato che quando bisogna difendere libertà e pace loro ci sono, sono protagonisti.

manifestazione pace cIn certi momenti della storia non si può esitare … siamo per il dialogo, non è unamanità bombardare ospedali, asili, case civili, vedere una mamma con bambini uccisa in strada… Si deve essere chiari, si sta con la pace, contro l’aggressione, noi stiamo dalla parte di chi è aggredito!

Mi disturba quando sento dire …si però… di fronte alle armi non c’è mai un però! Non bisogna essere indifferenti – ha continuato Seri – e voi ci state dando l’esempio, dobbiamo reagire tutti insieme! Chi dichiara la guerra la fa fare ai giovani, questa è una maledizione! Le guerre accadono quando c’è distacco tra il popolo e chi comanda… la gente parla di vita vera, le guerre sono tutte cattive, i profughi sono tutti uguali non ci sono distinzioni.

manifestazione pace dAlla comunità Ucraina della nostra città – ha concluso il Sindaco – diciamo grazie per il servizio che svolgono, a loro diamo un abbraccio, vi siamo vicini e lo dimostriamo con l’accoglienza, con gli aiuti. Come sindaco vi dico vi siamo umanamente vicini! No alla violenza, viviamo come fratelli in questo mondo bello e libero!”.

Il Vescovo della diocesi Mons Armando Trasarti nel suo saluto ha invece posto l’accento sulle cose belle dette dai ragazzi: “Cari giovani è un compito in classe bello questo di oggi, il bel voto sarà quando non sarete né razziasti, né populisti; dico anche ai politici quando vi riunite in Consiglio Comunale non vi scannate altrimenti non date esempio ai giovani.

Il voto – ha proseguito mons. Trasarti rivolgendosi nuovamente agli studenti – non lo prendete in piazza ma nella vita scolastica, il carnefice è vittima, chi fa il bullo è vittima!

Non ci sono carnefici e vittime distinte, non scordiamoci anche delle 40 guerre che ci sono nel mondo, i profughi sono tutti profughi, non scordiamoci di questo!

L’Ucraina è cristiana, ma c’è anche una guerra religiosa, facciamoci un po’ di autocritica! E’ una vergona dire che c’è una guerra giusta, le guerre sono sempre schifose, e chi crede di vincere è anche esso vittima e sarà sempre più solo. Non sprecate questa lezione”.

Infine il sacerdote della Comunità Ucraina, Don Vladimir Medvid, ha sottolineato come una settimana fa Papa Francesco ha chiamato il Patriarca dicendo “farò tutto il possibile per la pace in Ucraina”, queste parole rimangono fisse in noi, “oggi – ha proseguito il sacerdote – voi siete qua, volontari della pace per dire che vogliamo la pace in Ucraina.

Siete grandi, siete testimoni trasmettendo questo messaggio, la nostra unione con voi ci incoraggia, la voce dei giovani è speranza, forza, oggi voi avete usato l’arma più grande che vince il diavolo, capo del male.

Vi ringrazio tutti per le parole dette, dal Sindaco, dal Vescovo, da voi giovani, parole vere, giuste che saranno ascoltate dal mondo perché sia la pace.

L’Eucarestia è la fonte della pace, sono sicuro che la pace verrà, che Gesù ascolterà la voce dei giovani e degli adulti che si uniscono. Questo abbraccio che ci state dando lo sentiamo, speriamo, preghiamo, lavoriamo per la pace!”

L’ultimo toccante intervento è stato quello di Olga, rappresentante della comunità Ucraina, commossa e in lacrime ha lanciato un appello: ”Vi prego gente Russa, non state fermi, dite no alla guerra…, stanno morendo i nostri figli, i nostri nipoti, noi vogliamo vivere in pace! Olga rivolgendosi poi ai giovani in piazza ha detto: “Grazie figli, voi siete

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