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Protesta per l’area ex-Sicap di Lucrezia: il comitato di cittadini non va in vacanza

Il comitato rileva le contraddizioni tra una delibera del consiglio comunale con sindaca Olga Valeri nel 2011 e una delbera della giunta Rossi del novembre 2023

sicap lucreziaCARTOCETO – Oltre alle alte temperature meteo, l’estate lucreziana è rovente per la questione del nuovo insediamento industriale nell’area ex-Sicap di Lucrezia.

Dopo la costituzione ufficiale del Comitato cittadino lo scorso primo luglio, i componenti continuano l’attività di sensibilizzazione ed informazione.

I cittadini si oppongono fermamente all’insediamento nell’area ex-Sicap di una ditta del Gruppo Ferretti per la produzione di mobili e verniciatura, considerata insalubre.

Alcuni documenti diffusi nel profilo facebook del Comitato tirano in ballo l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rossi, evidenziando atteggiamenti contraddittori rispetto ad una delibera del consiglio comunale del 2011.

La maggioranza, guidata dall’allora sindaca Olga Valeri, inseriva l’area ex-Sicap nel tessuto urbano della frazione di Lucrezia.

Si stabiliva quindi che in quella zona dovessero essere previste destinazioni d’uso compatibili con il contesto residenziale (scuole, case di cura, palestre, attività di servizio, negozi, bar, ecc). Nel 2011 il sindaco Rossi e l’Assessore Mariotti erano parte della maggioranza come consiglieri.

L’amministrazione Valeri riconosceva quindi che, a seguito dello sviluppo edilizio verificatosi negli ultimi anni, la zona ex-Sicap (denominata in delibera area ex-Cip) era ormai inserita nel contesto urbano.

Nonostante ciò, a novembre 2023, quindi a dodici anni di distanza, la giunta comunale guidata dal sindaco Rossi e composta dagli assessori Michele Mariotti, Francesca Ciacci, Debora Conti e Sonia Gambini, approvava una delibera di variante al Piano Regolatore per permettere alla ditta del Gruppo Ferretti di localizzare una industria di produzione mobili e verniciatura nell’area ex-Sicap.

Il comitato di cittadini si chiede quindi “come sia possibile che un’Amministrazione permetta l’insediamento di un’azienda insalubre in un’area che ormai, a tutti gli effetti, è entrata a far parte delle aree residenziali della frazione di Lucrezia”.

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