URBINO – La lettera dell’Arcivescovo di Urbino Mons. Giovanni Tani ai fedeli della diocesi.
Ci stiamo trovando in una situazione di incertezza e fragilità che pensavamo non dovesse più toccare noi. Caso mai altre popolazioni lontane… ma stiamo scoprendo che non esiste il lontano: siamo tutti collegati.Le vie di internet che abbracciano tutto il mondo e che nel bene e nel male influenzano tutte le persone, ci danno una immagine di come il virus giunge da una parte all’altra del globo.
Però la stessa immagine ci deve aiutare a credere che anche la preghiera ha la sua rete da percorrere, mandando i suoi benefici ovunque.
E anche se siamo invitati a rimanere in casa, questo non impedisce (anzi, può favorire) una sosta per metterci in collegamento con Dio e con tutto il mondo.
Vi invito a pregare in famiglia per rafforzare uno sguardo di fede, per irrobustire la speranza e per ricordare tutti coloro che nel mondo, vicini e lontani, stanno soffrendo più di altri a causa di questa contingenza (penso anche a coloro che vedono messo a rischio il loro lavoro).