Il Metauro
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2 giugno, il Furlo preso di assalto: “Le mascherine servivano ad evitare lo smog”

La nota dell’Associazione Lupus in Fabula sulla necessità di chiudere la strada al traffico nei giorni festivi non solo ad agosto.

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Le auto in coda al Furlo il 2 giugno scorso.

FURLO – “Dopo l’emergenza sanitaria del Corona Virus e le forti restrizioni imposte dal distanziamento sociale e dal lockdown, oggi i luoghi naturali esercitano ovviamente un forte richiamo.

Questa riflessione sembra ovvia, persino banale. Doveva essere pertanto ovvia anche la chiusura al traffico della Gola del Furlo nella giornata del 2 giugno.

E invece è stata una delle peggiori giornate che si ricordi per la Gola del Furlo, forse la peggiore per quei coraggiosi camminatori che avrebbero voluto fare una tranquilla passeggiata  in uno dei luoghi naturali più belli d’Italia. Così bello e ricco da essere, da quasi vent’anni, una Riserva Naturale Statale.

Ma il 2 giugno il semaforo nei pressi della galleria romana ha generato una coda di quasi un chilometro, tante erano le macchine ferme, col motore acceso.

Il 2 giugno nella Gola del Furlo la mascherina era indispensabile, onde evitare il contagio, ma soprattutto per non respirare monossido di carbonio. Alle tantissime macchine incolonnate, si sono sommate macchine parcheggiate in divieto di sosta e persino camper che sostavano dal giorno precedente.

La Provincia di Pesaro e Urbino, che gestisce la Riserva Naturale, se vuole davvero dare un senso al ruolo che ricopre deve trovare un accordo con il Comune di Acqualagna e con il Comune di Fermignano ed evitare in ogni modo l’assurda situazione del 2 giugno.

Aspettare le domeniche di agosto per eseguire la chiusura della strada al traffico, non risponde alle legittima necessità di tante persone che vorrebbero poter passeggiare in sicurezza nella Gola del Furlo.

Occorre chiudere sin d’ora in tutti i festivi, dalle 10 alle 19. Gli esercizi commerciali del posto non subiranno alcun danno, anzi è molto probabile che aumenteranno afflussi e incassi, perché le auto incolonnate nella Gola il 2 giugno erano in larga parte solo in transito.

Riserva e Comuni devono pensare alla creazione di parcheggi esterni alla Gola e prevedere anche visite guidate, sempre molto richieste da chi vuol conoscere e apprezzare davvero questo magnifico e unico spettacolo della natura”.

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